"Rimarremo sempre noi dieci, sul lato destro della classe"

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"Nonostante le incomprensioni adolescenziali rimarremo sempre noi 10: il lato destro della classe, nella parte sinistra del petto, per sempre le tue migliori amiche: Emma, Letizia, Laura, Nicole, Maria Vittoria, Chiara, Jasmine, Linda e Gemma, ovunque tu sia". Il senso della vera amicizia, quella autentica, racchiuso in un ricordo, quello delle amiche del cuore di Noemi Bartolucci, stravolte dal dolore nel giorno più brutto della loro esistenza. In tante al termine del funerale ieri hanno voluto tracciare il ricordo di Noemi, conosciuta da tutti con un soprannome: "Un giorno decisi di chiamarti Pocc, soprannome rimasto per sempre che ha avuto successo _ ha ricordato la sua amica del cuore, Mavi _. Tutti ti chiamavano così, addirittura i professori. Non dimenticherò mai la prima volta che ci siamo viste. Indossavi una maglia nera e sedevi all’ultimo banco, vicino al muro. Per la verità non mi stavi nemmeno simpatica all’inizio. Dicevo, quanto parla questa, di tutta la classe sentivo solo te, ma dopo poche settimane è nata la nostra splendida amicizia, davvero rara. Noi siamo sempre state simili, stesso segno, piene di idee e pronte a far festa. Ogni mattina mi svegliavo col sorriso dei tuoi audio che mi mandavi dalla corriera. Il prossimo anno festeggerò il nostro 18esimo compleanno in un posto magnifico, farò due torte, una per te, soffierò sulla mia candelina e aspetterò davanti alla tua fino a quando non la spegnerai con la tua grintosa anima. Dentro di me ci sarai per sempre". Messaggi davvero toccanti come quello di un’altra grande amica di Noemi: "Un giorno tutti si dimenticheranno del dolore, io no, perché guardo il cielo e ti vedo, lo giuro, non scherzo. Noi eravamo così, ci abbracciavamo con gli occhi nonostante le liti. Ci insultavamo, ma poi dicevo Io ‘Le voglio un bene dell’anima’ anche se ce lo dicevamo troppo poco. Sei irraggiungibile, una come te si incontra una sola volta nella vita. Io continuo a scriverti a qualsiasi ora, anche se tu a quei messaggi non risponderai mai. Senza te mi sento piccola e debole, stammi vicina, ne ho bisogno". E poi il ricordo di tanti piccoli episodi di vita vissuta: "Le cene in quel ristorante, tik tok, le lezioni di zumba piscina, i maledetti appunti di arte, quando ti svegliavi alle 5 per ritoccarti le sopracciglia. Oppure le serate in discoteca o il tuo fantastico vestito arancione che era diventato l’argomento di tutte le lezioni di ginnastica. Il gonfiore addominale ogni volta che mangiavi il gelato o quando dicevi che secondo te era più facile rompere il filo del salto in alto. Gli sciocchi litigi per la pizza, il dubbio sulla verifica di inglese. Chi imiterà la voce di Paperino, chi si chiuderà in casa una per studiare inglese, chi correrà per non perdere la corriera dopo scuola?".