'Spese pazze' in Regione, chiusa l'inchiesta: 66 indagati

Marche, si procede per truffa e peculato

Il consiglio regionale delle Marche

Il consiglio regionale delle Marche

Ancona, 11 febbraio 2015 – La Procura di Ancona ha chiuso l'inchiesta sulle cosiddette 'spese pazze' dell'Assemblea legislativa della Marche tra il 2008 e il 2012: i reati in oggetto sono peculato e truffa.

L'inchiesta, condotta dalla Guardia di Finanza di Ancona, era partita nell'ottobre 2012 con un ordine di esibizione della documentazione relativa alle spese di gruppi consiliari, dei singoli consiglieri regionali e dell'Ufficio di presidenza del Consiglio regionale, firmato dal procuratore della Repubblica Elisabetta Melotti e dal pm Giovanna Lebboroni.

Prima di tirare le conclusioni dell'indagine, la Procura aveva chiesto due proroghe per le tranche d'inchiesta riguardanti le annualità 2010 e 2012. In queste ore sono in corso le notifiche dell'avviso di chiusura delle indagini ad oltre 60 persone tra consiglieri regionali e addetti ai gruppi consiliari.  L'avviso di chiusura delle indagini per l'utilizzo dei fondi del Consiglio regionale delle Marche riguarda "66 indagati, di cui 61 consiglieri, 23 dei quali hanno ricoperto la carica di presidente di un gruppo consiliare". È quanto si legge in un comunicato diffuso dalla Procura di Ancona, titolare delle indagini.

L'inchiesta colpisce i massimi vertici della Regione Marche, i presidenti di Giunta e Consiglio Gian Mario Spacca e Vittoriano Solazzi (probabilmente in qualità di ex capogruppo della Margherita), buona parte della Giunta di centro sinistra e praticamente tutte le forze politiche di destra, centro e sinistra nelle loro varie incarnazioni di due legislature l'inchiesta della Procura di Ancona sulle spese dei gruppi consiliari regionali tra il 2008 e il 2012, giunta alle battute conclusive.