Rincari e opere pubbliche in bilico: è polemica

Il vicesindaco: "Impossibile confermarle tutte". Bocchini (Confindustria): "Se cancellassimo gli ordini, le nostre imprese chiuderebbero tutte"

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di Sara Ferreri

"L’aumento dei prezzi rende impossibile confermare tutte le opere pubbliche pianificate". È la frase del vicesindaco e assessore Samuele Animali che sta scatenando un vespaio di polemiche. Il primo a intervenire è stato il presidente di Confindustria Ancona Pierluigi Bocchini che lancia sui social il post: "Caro vicesindaco Samuele Animali, se a fronte dell’aumento dei nostri costi ci mettessimo a cancellare gli ordini, le nostre imprese chiuderebbero tutte in poco tempo. Le risorse vanno trovate e le opere pubbliche promesse realizzate. Senza se e senza ma". A soffiare sul fuoco delle polemiche dall’opposizione sono i Riformisti per Jesi: "Il vicesindaco Samuele Animali, a quanto sembra – sottolineano – ha acquisito sul campo anche le deleghe ai lavori pubblici e al bilancio, ma dovrebbe pensarci bene prima di azzoppare la possibilità di crescita di questa città. L’aumento dei costi sta investendo tutti gli enti e di conseguenza le opere pubbliche inserite nei piani triennali, tuttavia non per questo altre amministrazioni si stanno sognando di eliminare progettualità strategiche. È necessario attivare tutti i canali istituzionali di cui per altro il Pd in campagna elettorale vantava la titolarità per intercettare le risorse eccedenti. Non solo il decreto sostegni ter già garantisce risorse aggiuntive per i meccanismi di compensazione dei prezzi, ma permette anche di utilizzare le somme per gli imprevisti accantonate nei quadri economici. Non possiamo accettare questo atteggiamento arrendevole dell’amministrazione appena insediatasi e vorremmo portare il nostro contributo fattivo di idee. È assurdo come in una situazione critica come questa non si sia ancora convocato il consiglio comunale per discutere e trovare soluzioni condivise". Intanto si è tenuto in Comune il tavolo del lavoro promosso dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo con "ampia partecipazione – spiegano dalla maggioranza – di associazioni di categoria e organizzazioni del mondo sindacale e datoriale. Generale è stato l’apprezzamento per la proposta politico-istituzione che consente a tutti i soggetti coinvolti di condividere sia i problemi (e oggi quello dei costi e dell’approvvigionamento sono centrali), che le opportunità presenti e future". "L’amministrazione – spiega Fiordelmondo che ha annunciato l’apertura del tavolo a una rappresentanza di gruppi consiliari di maggioranza e opposizione – non vuole limitarsi ad osservare quello che accade, ma essere parte attiva per agevolare e coordinare tutte quelle iniziative che possano sostenere occupazione, sviluppo produttivo e più in generale crescita della comunità".