Rissa 'per amore' davanti a scuola: una sospesa. L’appuntamento su Instagram

Il video in onda anche nella trasmissione di Rai 2 "Ore 14". I fatti risalgono al 28 novembre davanti alla ragionieria Morea di Fabriano. Il dirigente Procaccini: "Due le alunne protagoniste per motivi sentimentali"

Ancona, 7 dicembre 2022 -  Quattordicenni rivali in amore si sfidano su Instagram, si danno appuntamento, richiamando anche il ‘pubblico’, prima del suono della campanella davanti alla scuola e se le danno di santa ragione, prendendosi a pugni, buttandosi a terra e prendendosi anche per i capelli. Qualcuno prende parte alla zuffa, altre ragazze cercano di dividere le due contendenti e qualcun altro riprende con un video che, in poco tempo, ha fatto il giro delle chat degli studenti, arrivando alla scuola e poi alle forze dell’ordine. Una delle due ragazze di poco più grande la prima e frequentante l’istituto superiore Morea, ragioneria, è già stata sospesa dalle lezioni e a breve dovrà anche svolgere lavori socialmente utili come deciso dagli organismi scolastici.

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La rissa tra studentesse ripresa dai telefonini
La rissa tra studentesse ripresa dai telefonini

La rissa avvenuta fuori dal plesso scolastico Morea che ospita anche gli studenti della scuola Marco Polo, avrebbe coinvolto direttamente tre ragazze ma sono stati diversi i ragazzi testimoni, alcuni dei quali hanno cercato di mettersi in mezzo per porre fine all’aggressione finita lunedì anche in tv su Rai2, durante il programma condotto da Milo Infante "Ore 14". Un esempio di gioventù poco sana andata in onda sulle tv nazionali con tanto di video con i volti oscurati visto il coinvolgimento di minorenni. La zuffa è avvenuta una settimana fa, il 28 novembre e la dirigenza del Morea è subito intervenuta chiamando la studentessa da cui sarebbe partito tutto. La sua rivale in amore frequenta invece la scuola media, il terzo anno ma sono in corso le indagini dei carabinieri per fare luce sull’episodio. "La rissa – spiega il dirigente scolastico dell’istituto Morea Emilio Procaccini - ha visto protagoniste due alunne, una dell’indirizzo economico del Morea e un’altra della scuola secondaria di primo grado Marco Polo. Lo scontro ha avuto luogo all’esterno dell’edificio scolastico poco prima dell’inizio delle lezioni, quando tutto il personale docente, per dovere contrattuale, era in attesa degli studenti all’interno delle aule mentre quello ausiliario era intento nelle operazioni di preparazione della giornata scolastica. Dopo i dovuti riscontri, l’alunna dell’Istituto "Morea" ha ammesso di aver organizzato la rissa, avvertendo tramite tam tam sui social il più elevato numero possibile di studenti che avrebbero potuto assistere. Ritenendo l’organizzazione e lo svolgimento dello scontro fattori di estrema gravità - per aver scelto le pertinenze scolastiche quale luogo di "resa dei conti pubblica" - ai sensi dello Statuto degli Studenti e delle Studentesse e del regolamento di istituto, sono stati comminati, da parte del Consiglio della classe interessata, gli opportuni provvedimenti disciplinari che, comunque, prevedono anche misure di tipo educativo". Già due giorni dopo la rissa la ragazza sarebbe stata sospesa, un provvedimento che ha una durata di 14 giorni e che è ancora in corso. I primi 8 giorni sono di sospensione dalle lezioni mentre dalla fine di questa settimana dovrà effettuare lavori socialmente utili, in segreteria.

«Questa sorta di resa dei conti per rivalità sentimentali – spiega ancora il dirigente scolastico - è stata organizzata su Instagram il giorno prima, e la mattina del 28 novembre tutti quelli che avevano aderito a questa organizzazione si sono trovati fuori dalla scuola, poco prima dell’inizio delle lezioni. Nonostante il fatto sia avvenuto al di fuori dell’edificio rimaneva comunque competenza della scuola, perché consumatosi pochi minuti prima dell’inizio delle lezioni, e quindi ho agito secondo quelle che sono le prerogative scolastiche. Mi dissocio invece – conclude - dalla spettacolarizzazione dell’evento, arrivato anche sui canali televisivi, che sostanzialmente ha dipinto quella dei giovani di oggi come una pessima generazione, generalizzando su quello che può essere visto invece come un episodio isolato".