Rissa sul lungomare: ragazzo accoltellato

Senigallia, nella notte di Ferragosto paura nella zona della Rotonda. Un 17enne ha ferito un giovane di 19 anni finito in ospedale. Minorenne denunciato

Rissa sul lungomare: ragazzo accoltellato

I soccorsi arrivati sul posto

Un ferito non grave sul lungomare di Senigallia in quella che avrebbe dovuto essere soltanto una serata di festa, ed ora anche la politica prende posizione. Un fine serata violento sul lungomare Alighieri di Senigallia, non lontano dalla Rotonda dove tanti stavano aspettando come da tradizione l’alba di Ferragosto, attorno alle ore 3 della notte tra mercoledì 14 e giovedì 15 agosto: in una rissa tra giovani, pare per futili motivi pare legati alla gelosia per una ragazza, dalle parole si è passati alle mani e a un’arma da taglio, con la quale un 19enne è stato ferito da un altro giovane di 17 anni, scatenando poi una rissa tra gruppi di ragazzi amici dei due coinvolti. Quest’ultimo è stato già individuato e denunciato.

Sul posto è intervenuta un’ambulanza, che ha soccorso il ferito trasportandolo in ospedale, non in condizioni gravi, mentre le forze dell’ordine hanno rintracciato e identificato l’aggressore. Nel parapiglia generale, che oltre a spaventare chi si trovava nelle vicinanze col solo desiderio di attendere il mattino dopo una serata di festa e i residenti che, già a letto, sono stati svegliati dalla rissa scatenatasi in piena notte, altri ragazzi coinvolti sono scappati all’arrivo delle forze dell’ordine. Non è la prima volta che gruppi di giovani si rendono protagonisti di episodi violenti, fortunatamente ancora a volta senza conseguenze drammatiche.

Ed ora anche la politica prende posizione: "Questi fatti si verificano sempre più spesso e non soltanto a Senigallia – sottolineano per Fratelli d’Italia Massimo Bello, Sandra Amato e Cinzia Petetta, quest’ultima anche assessora alla persona e alle pari opportunità del Comune – Le cosiddette baby gang - divenute ormai un fenomeno sociale pericoloso, preoccupante e imbarazzante - spesso nascono in contesti di disagio sociale e familiare, e non solo, ove i giovani trovano il senso di appartenenza e di identità e di comunità, che non riescono a trovare altrove. La prevenzione è l’intervento primario ed imprescindibile, per limitare e provare ad eliminare il problema della violenza giovanile. Come amministratori locali, dobbiamo lavorare per prevenire la formazione di queste gang, che spesso agiscono indisturbate, offrendo alternative positive, costruttive e incisive sulla formazione della loro personalità, come attività sportive, culturali e ricreative, che possano coinvolgerli in modo sano e produttivo, rendendoli protagonisti".