Saline, prime richieste di condanna Mangialardi verso il processo

Per l’assegnazione della piscina senza bando tre ex assessori hanno chiesto l’abbreviato: rischiano otto mesi ciascuno

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Piscina assegnata senza un bando pubblico, arrivano le prime richieste di condanna e riguardano gli imputati che nell’udienza preliminare in corso ieri hanno chiesto di procedere con il giudizio abbreviato. Il pm Daniele Paci ha chiesto otto mesi per ciascuno degli ex assessori della giunta Mangialardi finiti nell’indagine dell’impianto Saline: Gennaro Campanile (all’epoca assessore alle attività economiche), Chantal Bombrezzi (ex assessore trasparenza e progetti europei) e Enzo Monachesi (ex assessore ai lavori pubblici). A loro la pubblica accusa ha riconosciuto solo uno dei due abusi di ufficio inizialmente contestati e relativo alla sola delibera del 2015. Per Nadia Rotatori, ex presidente territoriale del comitato Uisp, difesa dall’avvocato Giuliano Natalucci, anche lei procedeva con l’abbreviato e veniva contestato il reato di truffa, il pubblico ministero ha evidenziato la sopravvenuta prescrizione essendo i fatti risalenti ormai al 2013 e ha dato atto di come ormai si possa assolverla. Alla Rotatori era stata contestato, in fase di indagine, di aver presentato rendiconti falsati dell’associazione sportiva omettendo al contempo di versare le somme all’amministrazione comunale. Gli altri cinque imputati, tra i quali anche l’ex sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi (oggi consigliere regionale), hanno scelto di procedere con il rito ordinario. Per Mangialardi, Maurizio Memè (ex vicesindaco) e Simonetta Bucari (ex assessore alla cultura) il pm ha chiesto il rinvio a giudizio ma solo per la delibera del 2015, la prima, e il non luogo a procedere per quella del 2017. Originariamente infatti, secondo l’accusa, sarebbero state due le delibere con cui il Comune aveva assegnato l’impianto alla Uisp senza bando. Per due ex rappresentanti Uisp, anche loro hanno scelto il rito ordinario, Massimo Tesei (ex presidente territoriale comitato Uisp) e Giorgio Gregorini (anche lui in carica di presidente territoriale comitato Uisp), la Procura ha chiesto il processo per una presunta truffa del 2016 relativa alla presentazione di un rendiconto mendace della piscina difforme anche dal bilancio effettivo. La gup Francesca De Palma ha rinviato al 18 novembre per repliche e sentenza per gli abbreviati e per decidere sui rinvii a giudizio o meno degli altri. Ex sindaco e ex assessori hanno sempre sostenuto di aver operato in urgenza, nel post alluvione che piegò in quel periodo la città di Senigallia.

mar. ver.