Salmonella, ritirate uova fresche ad Ancona: quali sono i lotti

L’allarme del Ministero della Salute per le confezioni da sei della Aurora srl vendute in provincia

Salmonella, ritiro di alcuni lotti di uova fresche

Salmonella, ritiro di alcuni lotti di uova fresche

Senigallia, 11 novembre 2022 - Il Ministero della Salute ha predisposto il ritiro di alcuni lotti di uova fresche, marchio Aurora srl, a causa di un possibile rischio microbiologico per i consumatori dovuto alla presenza di salmonella. Si tratta di uova fresche L e Xl, Categoria A, vendute in provincia di Ancona, e prodotte in uno stabilimento dell’hinterland della spiaggia di velluto. Si tratta di uova vendute in confezioni da sei, appartenenti ai seguenti lotti: numero 22420634AVI con data di scadenza quattrordici novembre, L22420650AVi con data di scadenza sedici novembre, 22420655AVI con data di scadenza diciassette novembre, 22430669AVI con data di scadenza ventitrè novembre e infine 22440674AVI con data di scadenza ventisette novembre. L’alert del dicastero ha rilevato che la positività all’agente batterico Salmonella Enteritidis, è emerso a seguito di attività di campionamento effettuata sulle feci delle galline ovaiole.

Leggi anche: 

Approfondisci:

Ancona, la denuncia: "Intossicati dalla salmonella al ristorante"

Ancona, la denuncia: "Intossicati dalla salmonella al ristorante"

A specificarlo è anche una nota dell’Asur Area Vasta 2 emessa lo scorso ventisette ottobre cod. all. 036AN089, con Rapporto di prova numero 85652 del cinque novembre.

Frigoriferi aperti in molte case del senigalliese per rassicurare di non essere in possesso delle uova appartenenti ai lotti dov’è stata rilevata la presenza di salmonella. Non è la prima volta che in uno stabilimento dell’entroterra della spiaggia di velluto viene sequestrato un lotto di uova.

Infatti era già avvenuto nel 2017 quando tra le aziende bloccate dal Ministero della Sanità perchè trovate positive al fipronil C’era anche un’azienda con sede nell’hinteralnd. L’allevamento forniva tantissime attività e negozi, molti dei quali, dopo aver cambiato fornitore, avevano affisso un cartello per specificare che le uova utilizzate per i prodotti non erano più quelle ‘incriminate’ Il timore di danni d’immagine e conseguente perdita della clientela, aveva indotto molte attività a difendersi comunicando l’azienda produttrice delle uova.

A modificare i consumi dei senigalliesi è stato più volte anche la pesca di vongole a causa della presenza di Escherichia coli che ha indotto molte famiglie a limitare il consumo del pesce in generale, causando un conseguente danno agli addetti al settore. Controlli sul cibo a cui sono sottoposti spesso i ristoranti: anche la scorsa estate, in alcuni locali della città, i Nas avevano sanzionati i proprietari dopo aver trovato cibo non tracciabile o conservato a norma di legge. I controlli proseguiranno senza sosta anche nei mesi invernali e saranno intensificati durante i week-end e le festività.