Salvato dopo un infarto, prima in ambulanza e poi in ospedale: la storia postuma di Luigi Maria Tomarelli, osimano, salvato da 118, Croce Rossa e medici dell’ospedale di Torrette. Non solo ‘malasanità’. Il concetto è sottolineato dal nostro lettore che, in tempi bui per la sanità nazionale e locale, ha voluto esaltare una vicenda drammatica di cui lui stesso è stato involontario protagonista: "Questa volta voglio invece segnalare un caso di ottima sanità che mi riguarda personalmente e grazie al quale sono ancora in vita e in buone condizioni generali. La mattina del 9 maggio scorso, improvvisamente, ho accusato un importante dolore toracico, così intenso da spingermi a chiamare subito il 118: avevo un infarto cardiaco in atto. L’ambulanza della CRI, il medico e l’infermiere di turno sono arrivati in pochissimi minuti. Subito dopo la diagnosi sono stato trasportato all’ospedale di Torrette ad Ancona. Durante il viaggio ho avuto una grave complicanza, un arresto cardiaco, immediatamente affrontata e risolta con massaggio cardiaco e defibrillazione successiva già in ambulanza dal medico del 118, Fabrizio Fracassi coadiuvato dall’infermiera Annamaria Staffolani". Dall’ambulanza al reparto, ecco come prosegue la storia: "Appena in ospedale, nel reparto di Emodinamica sono stato subito sottoposto a un complesso intervento di disostruzione coronarica e posizionamento di stent coronarico dalla dottoressa Elisa Nicolini e dalla sua équipe. Successivamente sono stato ricoverato in UTIC (Unità di terapia intensiva e coronarica, ndr.), diretta dal dottor Marco Marini, seguito dalla dottoressa Ilaria Battistoni e, quando possibile, in cardiologia sub intensiva, unità diretta dalla dottoressa Alessandra Moraca. Durante la degenza ho avuto modo di constatare la grande professionalità e competenza di tutto il personale medico e infermieristico operante presso la SOD Cardiologia ospedaliera e UTIC diretta dal dottor Gian Piero Perna. Sono ovviamente grato a tutti coloro che hanno contribuito a salvarmi la vita e grazie ai quali sono ancora in questo mondo. Mi sembrava doveroso far conoscere la mia storia anche per ribadire ancora una volta l’ottimo livello della nostra sanità e del sistema nazionale".
Cronaca"Salvato da infarto prima in ambulanza e poi in ospedale: straordinari"