"Salvifica", ovvero il Sassoferrato. Il dialogo con Giovanni Manfredini

La mostra si inaugura l’11 ottobre a palazzo degli Scalzi con otto dipinti inediti del pittore seicentesco.

"Salvifica", ovvero il Sassoferrato. Il dialogo con Giovanni Manfredini

Una delle opere del Sassoferrato all’interno della mostra

Sarà inaugurata l’11 ottobre (ore 17) a palazzo degli Scalzi di Sassoferrato la rassegna Internazionale d’Arte | Premio G. B. Salvi con la mostra "Salvifica. Il Sassoferrato e Giovanni Manfredini, tra pelle e profondo", a cura di Federica Facchini e Massimo Pulini. Si tratta di una monografica dell’artista contemporaneo Giovanni Manfredini (Pavullo nel Frignano, Modena, 1963) in dialogo con otto dipinti inediti del pittore seicentesco Giovanni Battista Salvi detto il "Sassoferrato" e due di Alessandro Mattia da Farnese, provenienti dal mondo collezionistico e antiquario.

"I due dipinti del raffinato pittore viterbese (Madonna col Bambino in braccio e san Giovannino e Battesimo di Cristo, entrambi provenienti da collezioni private) – spiegano i curatori – confermano una stretta parentela con lo stile del Sassoferrato e aprono a nuovi sviluppi di studio, delineando con grande probabilità che la bottega del Salvi non fu così monolitica come si riteneva, proseguendo solo con i suoi figli, ma ha avuto altri contatti e collaborazioni di alto livello. Questa edizione, la 73esima, conclude un triennio concepito come un doppio progetto di ricerca, sull’antico e sul contemporaneo attraverso un confronto stimolante, serrato e visionario tra le opere di due artisti". Partendo dalla profonda comprensione di quale fosse, in piena epoca barocca, la posizione estetica del Sassoferrato - che si distinse per una ostinata ricerca pittorica orientata al recupero di valori rinascimentali, ponendosi in direzione contraria rispetto alle tendenze del suo tempo - i curatori hanno ribadito "l’ideale parallelo creativo innestato in questi ultimi due anni, con le opere e la ricerca di Nicola Samorì e di Ettore Frani. Il Sassoferrato, solo in apparenza sempre uguale a se stesso – aggiungono – è invece un artista che proprio in questi ultimi decenni di studio ha offerto continue e importanti sorprese, oltre a raggiungere sempre più alti risultati nelle aste internazionali". Le opere dell’artista saranno allestite anche nella chiesa di San Michele Arcangelo nel centro storico del Castello di Sassoferrato. Tariffe visita libera: 4 euro, ridotto 3.

Sara Ferreri