REDAZIONE ANCONA

"Sanità, progetti ridimensionati per la città"

La denuncia del direttore dell’Asp9 Franco Pesaresi: "La Casa della comunità con spazi ridotti e dieci posti in meno per l’Odc"

"Sanità, progetti ridimensionati per la città"

"Sanità, progetti ridimensionati per la città"

"Casa della comunità di soli 130 metri quadrati, con un finanziamento di 1,6 milioni di euro contro il decreto ministeriale che ne prevede almeno 800 di metri quadri e ospedale della comunità che perde 10 posti letto e diventa il più costoso delle Marche". La denuncia arriva da Franco Pesaresi, direttore dell’Asp 9 che da privato cittadino, nel suo blog fa le pulci alle due nuove importanti strutture che dovrebbero sorgere accanto all’ospedale Carlo Urbani (via Moro). "La casa della Comunità (cdc) prevista a Jesi è un hub completo di tutti i servizi non il più piccolo spoke, ma la scheda progettuale inviata all’agenzia sanitaria nazionale (Agenas) prevede un finanziamento di 1.600.000 euro per soli 130 metri quadrati. In base al decreto del Ministero della salute le CdC hub dovrebbero avere tutta una serie di servizi sanitari per accogliere i quali occorrono almeno 24 locali operativi che richiedono nel complesso una dimensione minima di 800 metri quadri. Una differenza stratosferica con le dimensioni del progetto approvato dalla Regione. Le dimensioni molto più ridotte rispetto agli standard nazionali comportano l’elevatissimo rischio (in questo caso la certezza) di non poter ospitare tutti i servizi previsti dalla normativa sottraendo così alla popolazione dei servizi previsti ma che non potranno essere erogati normalmente a causa della mancanza di spazi. In questo modo l’intera comunità perderà un servizio territoriale che è in grado di ridurre le liste d’attesa e di essere più vicino al cittadino. Qualcuno vorrebbe collocare il punto unico di accesso dentro l’ospedale Carlo Urbani nell’area dell’entrata".

Poi sull’ospedale di comunità (odc): "Gli atti regionali dicono che l’OdC di Jesi verrà realizzato vicino all’ospedale Carlo Urbani, avrà una dimensione di 1.659 mq e un congruo finanziamento di 5 milioni e 689mila euro per inziali 40 posti letto che secondo Agenas dovrebbero necessitare di 2mila mq. Il 10 agosto scorso l’Ast Ancona ha affidato gli incarichi per la progettazione (e la verifica) delle due opere. I finanziamenti vengono confermati, ma l’odc scende a 30 posti letto. Il territorio perde improvvisamente 10 posti letto senza alcuna spiegazione e con il mantenimento del medesimo finanziamento quello di Jesi diventa l’ospedale di comunità più costoso delle Marche, a 190mila euro per posto letto (120mila gli altri 4 quattro odc marchigiani). Gli aumenti dei materiali di costruzione sono sufficienti a giustificare questo maggior costo visto che l’area su cui verrà realizzato è stata concessa gratuitamente dal Comune?".

Sara Ferreri