
Saranno risarciti gli agenti della polizia municipale di Ancona costretti a pagare per l’indennità ricevuta dal Comune tra il 2013 al 2018 per le divise e gli accessori. Una buona notizia per i 110 vigili, 59 attualmente in servizio e altri 51 o in pensione o trasferiti altrove, che alla fine della giostra potranno recuperare le somme che lo Stato sta chiedendo loro indietro. Somme che possono arrivare fino a quasi 2mila euro. Proprio da gennaio agli stipendi del personale ancora in servizio vengono trattenuti 60 euro mensili e così si andrà avanti per l’intera copertura finanziaria, a meno che qualcuno non decida di estinguere subito l’ammontare complessivo. Grazie al documento ratificato dalla giunta comunale ormai uscente, a cui hanno lavorato le organizzazioni sindacali di categoria, quelle somme verranno poi riassegnate dopo l’adesione alla formula della conciliazione a cui gli agenti e i loro legali rappresentanti hanno richiesto l’accesso. Un caso innescato dalla decisione del Mef, il Ministero dell’Economia e della Finanze, che ha disposto di recuperare le somme elargite dalle amministrazioni dell’epoca. Una scelta, quella fatta anche dal Comune di Ancona, tesa a semplificare e a risparmiare sulle dotazioni. In pratica invece di organizzare singole gare d’appalto aveva fornito al personale della municipale un’indennità mensile con cui acquistare e mantenere il vestiario. La Ragioneria dello Stato, nel gennaio scorso, ha presentato un provvedimento per il recupero delle somme, senza poter risalire a quanti soldi singolarmente gli agenti abbiano messo per coprire la totalità delle spese. Dagli agenti in servizio sono iniziati i recuperi in busta paga, 60 euro, mentre per quelli andati nel frattempo in pensione, potrebbe essere necessaria un’ingiunzione in attesa del risarcimento.