Ancona, 19 marzo 2024 – Un tempo da lupi ha accolto i 336 migranti salvati in diverse operazioni nel Mediterraneo sbarcati oggi pomeriggio ad Ancona. La Ocean Viking ha attraccato alla banchina 19 dello scalo dorico alle 17,22 e le operazioni a bordo nave, in particolare le visite mediche, sono andate avanti fino a sera; poi il trasferimento per le identificazioni al PalaIndoor, la struttura sportiva dove in mattinata si era allenato anche il campione olimpico Gian Marco Tamberi, e poi, dopo un pasto frugale, la partenza per le rispettive destinazioni regionali.
Un viaggio infinito. "Potrebbe andare peggio, potrebbe piovere", recitava un celebre film. E come un film è stata l’odissea di donne, uomini e minori stremati, a un passo dalla morte e poi messi in sicurezza dalla nave gestita dalla ong francese Sos Mediterranée. Quello di oggi è stato l’ottavo sbarco di richiedenti asilo nello scalo del capoluogo, il più massiccio: 304 adulti (con alcuni figli piccoli a carico e comprese 2 donne incinte) e 32 minori. Per tre di loro un’autentica beffa. Appena sbarcati, due sedicenni e una ragazza sola sono stati costretti a salire su un mezzo che li avrebbe trasferiti nel cuore della notte in Basilicata. Non solo. Dei 304 adulti che hanno viaggiato da sud a nord, 110 hanno dovuto ripercorrere a ritroso un pezzo del loro viaggio via terra fino alla Puglia; altrettanti sono stati trasferiti in Lazio e un’ottantina abbondante in Toscana. Di fatto neppure un adulto è rimasto nel territorio regionale del porto indicato. I 29 minori non accompagnati (tolti i 3 di cui sopra) sono stati suddivisi nelle cinque province marchigiane: 7 ad Ancona, 10 a Pesaro e 4 a Macerata, Fermo e Ascoli. La nazionalità più rappresentata quella siriana, con 123 persone, ma a bordo c’erano persone scappate da ben 23 Paesi.
Presente alla banchina 19 per seguire le manovre anche l’amministrazione comunale, al porto con il vicesindaco Giovanni Zinni e al PalaIndoor dove ha seguito l’iter la titolare dei servizi sociali, Manuela Caucci: "Ancona ha sempre fatto e farà la sua parte quando il governo chiama per l’accoglienza dei migranti" ha detto Zinni.