PIERFRANCESCO CURZI
Cronaca

Ennesimo sbarco ad Ancona: nave Ong con 304 migranti. Un terzo rimandato in Puglia

Il paradosso degli attracchi diversificati e della redistribuzione successiva via terra. Nessun adulto è rimasto nelle Marche. I 29 minori non accompagnati divisi nelle 5 province

Ancona, 19 marzo 2024 – Un tempo da lupi ha accolto i 336 migranti salvati in diverse operazioni nel Mediterraneo sbarcati oggi pomeriggio ad Ancona. La Ocean Viking ha attraccato alla banchina 19 dello scalo dorico alle 17,22 e le operazioni a bordo nave, in particolare le visite mediche, sono andate avanti fino a sera; poi il trasferimento per le identificazioni al PalaIndoor, la struttura sportiva dove in mattinata si era allenato anche il campione olimpico Gian Marco Tamberi, e poi, dopo un pasto frugale, la partenza per le rispettive destinazioni regionali.

L’arrivo della Ocean Viking e, nel riquadro, l’inizio delle operazioni di sbarco
L’arrivo della Ocean Viking e, nel riquadro, l’inizio delle operazioni di sbarco

Un viaggio infinito. "Potrebbe andare peggio, potrebbe piovere", recitava un celebre film. E come un film è stata l’odissea di donne, uomini e minori stremati, a un passo dalla morte e poi messi in sicurezza dalla nave gestita dalla ong francese Sos Mediterranée. Quello di oggi è stato l’ottavo sbarco di richiedenti asilo nello scalo del capoluogo, il più massiccio: 304 adulti (con alcuni figli piccoli a carico e comprese 2 donne incinte) e 32 minori. Per tre di loro un’autentica beffa. Appena sbarcati, due sedicenni e una ragazza sola sono stati costretti a salire su un mezzo che li avrebbe trasferiti nel cuore della notte in Basilicata. Non solo. Dei 304 adulti che hanno viaggiato da sud a nord, 110 hanno dovuto ripercorrere a ritroso un pezzo del loro viaggio via terra fino alla Puglia; altrettanti sono stati trasferiti in Lazio e un’ottantina abbondante in Toscana. Di fatto neppure un adulto è rimasto nel territorio regionale del porto indicato. I 29 minori non accompagnati (tolti i 3 di cui sopra) sono stati suddivisi nelle cinque province marchigiane: 7 ad Ancona, 10 a Pesaro e 4 a Macerata, Fermo e Ascoli. La nazionalità più rappresentata quella siriana, con 123 persone, ma a bordo c’erano persone scappate da ben 23 Paesi.

Presente alla banchina 19 per seguire le manovre anche l’amministrazione comunale, al porto con il vicesindaco Giovanni Zinni e al PalaIndoor dove ha seguito l’iter la titolare dei servizi sociali, Manuela Caucci: "Ancona ha sempre fatto e farà la sua parte quando il governo chiama per l’accoglienza dei migranti" ha detto Zinni.