Ancona, scandalo dei diamanti alle Iene. “Messi in ginocchio dalle chiacchiere”

Sacchi (Dpi) dopo la puntata di mercoledì sera. “Mai truffato nessuno, prezzi leciti”

La iena Pelazza e nel riquadro Maurizio Sacchi

La iena Pelazza e nel riquadro Maurizio Sacchi

Ancona, 25 maggio 2018 - Investire nei diamanti è conveniente? Secondo i risparmiatori intervistati dalle Iene e mandati in onda nel servizio di mercoledì sera, decisamente no. C’è chi lamenta di aver perso tra i 100 e i 400mila euro. «I risparmi di una vita, ci fidavamo». Un’inchiesta quella legata al presunto scandalo dei diamanti che rischia di spazzare via anche una delle due società intermediarie di vendita dei diamanti tramite gli istituti bancari. Ovvero la Diamond Private Investment, che ha sede ad Ancona, in zona Baraccola. Affari fermi da un anno. Da quando, nel 2016 andò in onda il primo servizio su Report che aprì un solco così profondo da convincere gli organi inquirenti (procura di Milano) ad aprire gli occhi sulla bontà o meno delll’affare investimento in diamanti. E che convinsero successivamente l’Agcom a emettere sanzioni per milioni di euro a quattro grandi istituti di credito italiano e a due società intermediarie. Una è la Dpi di Maurizio Sacchi, l’altra quella del manager Claudio Giacobazzi, amministratore della Intermarket Diamond Business trovato misteriosamente morto in un albergo di Reggio Emilia.

Maurizio Sacchi è il numero uno della Dpi (Diamond Private Investment) di Ancona. La società finita nella bufera mediatica e al centro di inchieste penali e amministrative.

Sacchi è vero che vendete diamanti ad un prezzo superiore del loro reale valore?

«Accusa totalmente infondata»

Ma allora perchè ci sono persone che chiedono i danni e denunciano di essere state truffate?

«Perché non conoscono la verità. Noi abbiamo in mano perizie di massimi esperti mondiali in gemmologia che dimostrano l’equità dei prezzi di vendita. La Dpi guadagna il 18% su un affare. Nel 2016 ho pagato allo Stato più di venti milioni di Iva. Ogni mese paghiamo ventimila euro solo per la logistica dei diamanti a Ferrari Group (lo stesso utilizzato da Cartier e Bulgari...) Non ho mai evaso un centesimo».

Eppure c’è chi dice che lei viva nel lusso sfrenato...

«Ma quale lusso. Io abito a Loreto in un appartamento da 60 metri quadri. Poi ho una casa a Porto Recanati».

E il villone di Recanati mostrato nel filmato delle Iene?

«Ma quello non è mio. Ci abita la mia ex compagna».

Ah quindi il giorno che le Iene hanno fatto il blitz in villa, lei non era lì?

«Macché, ero a Londra. E in serata sono andato a Roma»

Quindi ci vuol dire che nonostante tutto questo can can, l’investimento diamanti è conveniente?

«Ma certo. Il problema è che non potrò farlo più in Italia. Qui si fanno processi sommari e non nelle aule di tribunale. Ci hanno messo in ginocchio. Da un anno l’attività è ferma. Nel resto d’Europa e nel mondo, invece il diamante è considerato un ottimo investimento: si chieda perchè».

Ancona chiuderà?

«No. Ma certo è che l’attività dovrà cambiare»

Voi avete impugnato la multa dell’Agcom?

«Ovvio. E il Tar ha già concesso la sospensiva. Nel dispositivo non mette mai in dubbio la liceità dei prezzi, ma solo la pubblicità ingannevole»

Quindi voi non avete mai raggirato nessuno?

«Ma scherza? La Finanza è venuta qui, ha spulciato tutto quello che c’era. Non ha trovato mai niente. La verità è che in questo Paese non si può lavorare e questo mi dispiace molto. A tempo debito dirò tutto. E le assicuro che mi divertirò».