Scatta la riconversione alle coltivazioni bio

Pollice verde con sfumature bio e una conduzione amministrativa capace di incidere in modo virtuoso sui costi, sono i caratteri della svolta dell’azienda agraria gestita dalla Fondazione Opere laiche lauretane e Casa Hermes di Loreto. La prima novità riguarda il rafforzamento della collaborazione con l’analoga azienda della Delegazione pontificia, che ha consentito di portare con successo a termine la gara d’appalto per la fornitura di beni. "Un nuovo esordio di partnership, in cui ciascuna azienda mantiene la propria autonomia, ma che ci ha permesso di ottimizzare le risorse e ridurre i costi dei materiali di consumo", afferma Federico Guazzaroni, presidente della Fondazione. Nei prossimi mesi poi la seconda novità si concretizzerà nella corposa riconversione di coltivazioni (come mais, girasole, colza, barbabietole, piselli) dal metodo tradizionale verso forme di biologico, come suggerito dalla Fondazione di Loreto dall’ultimo piano europeo Pac (Politica agricola comune) che prevede contribuiti incentivati proprio per quelle realtà che scelgono di ridurre o eliminare il ricorso a concimi chimici. "Una rivoluzione che consente di coniugare al massimo le esigenze di bilancio con quelle dell’ecosostenibilità. L’azienda agricola delle Opere laiche conta un totale di mille e 200 ettari ad uso agricolo.