"Scene, dove il teatro suona strano": parte la rassegna

Migration

Torna la rassegna di teatro contemporaneo ‘Ø Scene. Dove il teatro suona strano’, progetto nato nel 2021 per valorizzare giovani autori che si affacciano sulla scena dell’arte nazionale. L’iniziativa, organizzata da Malte, Collettivo ØNAR & Loop Live Club, con la collaborazione di Amat e il patrocinio del Comune di Osimo, è firmata da Giacomo Lilliù, attore e regista marchigiano che la scorsa estate ‘per la sua personale ricerca artistica’ ha ricevuto un prestigioso riconoscimento alla prima edizione di ‘Fondo’, network a sostegno della creatività emergente promosso dal Festival di Santarcangelo e sostenuto da una rete di partner nazionali. L’edizione 2022 di ‘Ø Scene’ presenta quattro appuntamenti. Si inizia oggi (ore 21.30) al Loop di Osimo con i Babau (nella foto), tra le realtà più eclettiche e iperattive del panorama musicale odierno, con un esperimento totalmente inedito, ‘The Best of Instrumental Stand-Up Comedy’, in cui si usano anche le tecniche compositive e improvvisative della computer music. Il 7 ottobre toccherà a Francesca Gabucci con ‘David’s Crash’, nuovo studio di un progetto presentato alla Biennale Teatro. In scena c’è un manichino-umano, come quelli utilizzati nei crash-test, il cui destino è vivere in loop e a rallenti l’istante dello schianto. Il 14 sarà la volta di ‘ALDST’ di Tristeza Ensemble, monologo di una ragazza autodistruttiva, ironica e depressa, che passando per mondi interiori e immaginari, vedrà (forse) alla fine del cunicolo un bagliore di luce di rinascita. Si chiude il 21 con ‘Siamo tutti una famiglia’ di Slowmachine, lavoro ispirato al libro della giornalista e scrittrice bellunese Tina Merlin, di e con Rajeev Badhan, che realizza un libero e personale omaggio alla documentazione storica e al suo valore nel tempo.