Schiaffeggia la compagna: ritirate pistola e carabina

Tre pugnali, katana, macete e una spada sequestrate a un 36enne che aveva minacciato un conoscente

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Armi e pericolosità sociale non vanno d’accordo. Non è un caso che la polizia amministrativa della Questura dorica abbia ritirato cautelativamente le armi a un anconetano di 45 anni che aveva schiaffeggiato la propria compagna: all’uomo è stata anche ritirata la licenza di Polizia e 4 armi detenute, tra cui una pistola e una carabina. Si tratta senza dubbio dell’intervento più denso di significato nel corso del 2021. Finora l’Amministrativa ha inviato alla rottamazione altre 150 armi, 60 pistole e 90 fucili ritirati o consegnati alla polizia. A febbraio del 2022 le volanti hanno impedito che un uomo di 55 anni si suicidasse al parco di Posatora. L’uomo aveva con sé una pistola a gas e un coltello a serramanico, mentre a casa deteneva regolarmente una pistola e un fucile da caccia che gli sono state ritirate. Sempre a febbraio Sempre nel febbraio di quest’anno sono state ritirate delle armi bianche (3 pugnali, una spada tipo gladio, una katana e un macete) detenute in casa da un ragazzo di 36 anni che aveva minacciato un suo conoscente. Tra quelle ritirate e quelle versate spontaneamente da soggetti che le detenevano, sono state inviate alla rottamazione, negli ultimi tre anni, ben 1300 armi, di cui 32 sono state ritenute di interesse storico e per questo saranno inviate al Ministero dei beni culturali. Dal 14 settembre 2019, infatti, chi detiene armi deve presentare ogni cinque anni il certificato medico d’idoneità psicofisica alla detenzione. La certificazione dovrà attestare che il richiedente non sia affetto da malattie mentali oppure patologie che ne diminuiscano, anche temporaneamente, la capacità di intendere e di volere ovvero non risulti assumere, anche occasionalmente, droga o alcol.