"Schiaffi e pugni alla moglie". Arrestato

La donna è arrivata in caserma con il viso tumefatto, il marito è finito in manette per maltrattamenti in famiglia aggravati

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di Marina Verdenelli

È arrivata in lacrime, in caserma, con il viso tumefatto e la disperazione addosso. "Aiutatemi, mio marito mi ha picchiato". Pochi minuti e per l’uomo è scattato l’arresto per maltrattamenti in famiglia aggravati. Domenica sera, dopo cena, in casa sarebbe scoppiata l’ennesima lite tra la coppia, entrambi moldavi, genitori di due figli minorenni che erano nell’abitazione quando la madre è stata aggredita dal padre. Una discussione accesa durante la quale l’uomo, 39 anni, ha alzato le mani sulla moglie riempiendola di schiaffi e pugni. La donna, di qualche anno più giovane, è riuscita a divincolarsi e a fuggire dall’appartamento. Di corsa è arrivata alla Tenenza dove ha chiesto aiuto. Non era la prima volta che il coniuge, un operaio che vive da tempo nella cittadina, la picchiava. Tra i due ci sarebbe una condizioni difficile di convivenza, anche per questioni economiche, e per un niente il marito si sfogherebbe spesso su di lei offendendola e umiliandola. Una situazione che negli ultimi mesi sarebbe ulteriormente peggiorata.

Già una settimana prima il 39enne l’aveva presa a botte ma lei non aveva denunciato. Era rimasta in casa, con i figlia, senza un lavoro e senza una entrata economica si era rassegnata. Domenica però il litigio si sarebbe fatto particolarmente pericolo tanto da farla scappare di casa. Con un occhio nero è arrivata dai carabinieri che hanno preso le sue dichiarazioni inviando subito a casa sua una pattuglia. Il marito era ancora nell’abitazione, con i due figli, ed è stato arrestato e portato in carcere. Su disposizione del pm di turno, Rosario Lioniello.

La moglie è stata portata in ospedale, per le cure del caso. I medici le hanno dato otto giorni di prognosi per le percosse subite. Non aveva nulla di rotto ma era sotto choc. Adesso si attende l’udienza di convalida per il marito che fino a ieri non era stata ancora fissata. Per la moglie è stato attivato quanto prevede la legge sul codice rosso, l’allontanamento dell’uomo dal nucleo familiare fino e l’apertura immediata di una indagine.

Il caso della moldava non sarebbe l’unico portato a termine in questo periodo dai carabinieri per il reato di maltrattamenti in famiglia. E’ del 20 novembre scorso la firma di un protocollo in questura, per il recupero degli uomini maltrattanti, con i sindaci per far accedere a sportelli dedicati chi usa violenza contro le donne.