Scomparso trovato morto a Falconara, cadavere affiora dall'acqua

Era sparito dalla sera prima, uscendo di casa senza documenti e telefono

I carabinieri e la Capitaneria intervenuti sul luogo del ritrovamento

I carabinieri e la Capitaneria intervenuti sul luogo del ritrovamento

Falconara Marittima (Ancona), 18 agosto 2019 - Si allontana di casa in stato confusionale nel cuore della notte: la famiglia dà l’allarme, ma lo ritrovano l’indomani annegato a un miglio dalla costa, all’altezza del Pirates Beach. Un’altra morte nelle acque di Palombina, dopo quella dell’etiope ventisettenne, lo scorso 31 luglio. A perdere la vita stavolta, con una dinamica differente, G. P., un ex ferroviere falconarese di 80 anni. 

La moglie e i figli ne avevano denunciato la scomparsa a cavallo tra venerdì e sabato, presso la locale tenenza dei carabinieri, con l’uomo che era uscito dalla propria abitazione senza cellulare e documenti, facendo perdere le proprie tracce. Per tutta la nottata è stato cercato dai militari, con le ricerche che sono state ampliate alle prime luci del mattino di ieri grazie all’ausilio della polizia locale e della protezione civile. Fino ad estenderle in spiaggia ed in mare, con il dispiegamento di personale della capitaneria di porto di Ancona e del nucleo sommozzatori dei vigili del fuoco. Attorno alle 12.30 la tragica scoperta, quando il cadavere dell’anziano è stato scorto da una vedetta della Guardia Costiera dorica mentre affiorava dal pelo dell’acqua, vestito ed in posizione prona, a circa un miglio al traverso del confine tra Falconara Marittima ed Ancona.

Stando alle ricostruzioni, è possibile che l’anziano, in un momento di poca lucidità, si sia diretto sul pontile in zona Disco e che lì abbia perso l’equilibrio, cadendo sugli scogli e finendo per morire in mare. La salma, dopo che i carabinieri hanno anche interpellato l’Autorità Giudiziaria, è stata restituita ai parenti, avendo escluso responsabilità terze nella dinamica.

Nella zona di Palombina, proprio a ridosso tra i due Comuni, si tratta del secondo defunto in mare in venti giorni. Alla fine dello scorso mese, era stato uno studente di Economia all’Univpm, Zelalem Bekele Mengistu, originario dell’Etiopia, a morire per un tuffo dalla scogliera che si era rivelato fatale, rimanendo inghiottito dall’acqua e non riuscendo più a emergere. Da quel giorno, a due passi dalla riva in prossimità dello chalet Cacao Beach, campeggia un mazzo di fiori in suo ricordo. Negli scorsi giorni, i suoi amici dal cuore d’oro hanno organizzato una raccolta fondi per quasi 11mila euro, consentendo sotto Ferragosto al feretro di tornare in patria per i funerali.