Sono finiti in manette dopo una lite due operai di origine marocchina, ma da tempo residenti in provincia di Bari, con l’accusa di lesioni e danneggiamento. A dare l’allarme domenica sera, i vicini di casa che hanno sentito urlare e svariati rumori provenienti dal piccolo appartamento nella frazione di Marzocca dove i due operai, uno di 26 e uno di 32 anni, sono domiciliati in quanto lavorano in un cantiere a poca distanza dall’abitazione. Domenica sera, in preda ai fumi dell’alcool hanno iniziato a litigare per futili motivi, ma dalle parole sono passati presto ai fatti e se le sono date di santa ragione. Entrambi sono infatti dovuti ricorrere alle cure mediche: uno ha avuto 30 giorni di prognosi per ferite profonde e fratture, l’altro se l’è cavata con una prognosi di tre giorni per graffi e contusioni varie.
La lite si è accesa in cucina dove, oltre a picchiarsi, i due hanno iniziato a lanciarsi prima suppellettili, poi anche parte del mobilio fino a distruggere l’appartamento dove alloggiavano fino al termine della loro prestazione lavorativa.
Alla chiamata dei vicini di casa i carabinieri si sono precipitati sul posto e hanno trovato l’appartamento distrutto e, dopo le cure mediche entrambi sono stati tratti in arresto con l’accusa di danneggiamento e lesioni.
Dopo essere stati medicati, sono stati trasferiti in caserma e, in attesa dell’udienza di convalida fissata per ieri mattina, hanno trascorso la notte nelle camere di sicurezza.
Per entrambi è stato disposto l’obbligo di firma nella caserma di Marzocca. Intanto proseguono i controlli sul territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Senigallia che domenica hanno denunciato tre persone per detenzione ai fini di spaccio e una per guida in stato di ebbrezza, aveva un tasso alcolemico tre volte superiore al limite consentito.