Scuola media Fagnani di Senigallia

Negli ultimi dieci anni la produzione di prodotti da smaltire è cresciuta del 50%: situazione difficile

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La maggior parte di noi probabilmente pensa troppo poco ai rifiuti, considerando quanto spazio occupano nella vita di tutti i giorni. Attualmente si produce immondizia il 50% in più rispetto a dieci anni fa. La grande industria, per poter continuare a svilupparsi, ha bisogno di un mercato sempre attivo e così il nostro secolo ha conosciuto il consumismo, una folle rincorsa al consumo e allo spreco per produrre e quindi guadagnare sempre di più. Il ruolo della pubblicità è fondamentale. Fin da bambini siamo istruiti a consumare sempre di più, attraverso una pubblicità psicologicamente molto efficace, che crea sempre nuovi bisogni e invoglia a buttare i prodotti, anche se spesso perfettamente funzionanti. Il desiderio di possedere oggetti sempre nuovi ricorda molto l’atteggiamento degli abitanti di "Leonia", la città di Calvino che consuma e spreca molto più di ciò di cui ha davvero bisogno. Il vero piacere, a "Leonia" come nella nostra società, diventa quello di poter gettare via il vecchio, di potersi rinnovare ogni giorno. L’impatto ambientale di questa operazione sarà disastroso: le montagne di rifiuti immaginate da Calvino alla periferia di "Leonia" sono una realtà di tante città dove il problema dello smaltimento ha assunto dimensioni preoccupanti. L’economia dell’ "usa e getta" provoca cambiamenti climatici, incentiva il consumo di materie prime e altre risorse e produce l’inquinamento ambientale, attraverso plastiche, prodotti chimici ed altro. Ogni anno, nel mondo, vengono prodotti oltre due miliardi di tonnellate di rifiuti. Una quantità sufficiente a riempire 822.000 piscine olimpioniche, o se caricati su camion, a creare una fila lunga abbastanza da fare 24 volte il giro del mondo. Non meno pericolosi, ma molto più subdoli sono i rifiuti ‘invisibili’, in riferimento alla grande quantità di rifiuti generati durante il processo di fabbricazione e distribuzione dei prodotti. Non passano dalle nostre mani, ma sono 10-12 volte di più, non li vediamo, non li tocchiamo ma sono il frutto di tutti quei processi produttivi per la creazione di beni di cui ci serviamo ogni giorno e che, se portati alla coscienza di tutti, possono far riflettere sulle proprie abitudini di consumo e sul loro "reale peso". Secondo l’OMS, considerando i soli rifiuti invisibili elettronici nel 2019 sono stati generati 53,6 milioni di tonnellate di scarti, 7,3 kg per individuo.

Rebecca Basconi,

Asia Cibrario Sent,

Elisabetta Ciceroni,

Emma Mariotti,

Chiara Messina, Anna Santini, Marta Severini,

Raffaele Casagrande,

Matteo Giancamilli

e Matteo Orazi Classe IIB