Scuola media Marchetti di Senigallia

L’Agenzia spaziale Europea partecipa al "viaggio" sul Pianeta Rosso in programma il 22 settembre 2022

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Sembrava un traguardo lontano raggiungere il Pianeta Rosso, di certo non per l’ESA che con il suo ExoMars riuscirà ad atterrare proprio sulla superficie Marziana. ExoMars è una missione progettata per l’esplorazione di Marte tramite una sonda robotica sviluppata dall’ESA e dalla Roscosmos, l’agenzia spaziale russa. Il percorso di ExoMars per raggiungere il Pianeta Rosso è già stato impostato. Il tempo su Marte, il tipo di lanciatore e le leggi della fisica che governano i pianeti hanno determinato una finestra di lancio di 12 giorni a partire dal 20 settembre 2022. La traiettoria che porterà la sonda dalla Terra a Marte in 264 giorni prevede un touchdown sulla superficie marziana il 10 giugno 2022, intorno alle 17:30.Tutto questo sarà possibile grazie all’Agenzia spaziale europea (ESA), dalla denominazione European Space Agency. E’ un’agenzia internazionale fondata il 30 maggio 1975 incaricata di coordinare i progetti spaziali di 22 Paesi europei. Il suo quartier generale si trova a Parigi, con uffici a Mosca, Bruxelles, Washington e Houston. L’Esa è la porta di accesso allo spazio per l’Europa. La sua missione consiste nello sviluppo delle capacità spaziali europee e nella garanzia che gli investimenti effettuati per la conquista dello spazio continuino a produrre vantaggi e ricadute positive per tutti i cittadini europei.

Dopo la seconda guerra mondiale molti scienziati europei avevano abbandonato l’Europa per lavorare negli Stati Uniti d’America o nell’Unione Sovietica, due superpotenze, specialmente in campo spaziale. Nel 1958 Edoardo Amaldi e Pierre Victor Auger, due eminenti scienziati europei, iniziarono a discutere sulla fondazione di un’agenzia spaziale europea. In seguito nel 1973 durante una conferenza interministeriale di 10 paesi europei svoltasi a Bruxelles, si delinearono i principi costitutivi dell’Esa. Nel 1975 venne lanciata la prima missione da parte dell’Agenzia che sarebbe poi diventata l’ESA; si trattava della sonda Cos-B che intendeva analizzare le emissioni di raggi gamma dell’universo. All’inizio del nuovo millennio l’ESA si è posta come il principale competitore della NASA nell’esplorazione spaziale. Sebbene nei decenni precedenti l’Agenzia Spaziale Europea avesse contato molto sulla cooperazione della NASA, negli ultimi anni ha deciso di assumere un comportamento più autonomo. Esempi sono la riuscita missione Smart-1, una sonda di test dotata di una nuova propulsione, Mars Express e lo sviluppo del lanciatore Ariane 5.

Chiara Mancino

e Aurora Germondari III3A