Scuola, ora c’è il rischio di cattedre vuote

Il sistema per le nomine dei supplenti per Medie e Superiori è in tilt. Il Comitato Priorità alla scuola: "Non è vero che va tutto bene"

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Nomine dei supplenti per medie e superiori, sistema in tilt e assegnazioni delle cattedre che potrebbero slittare di almeno una settimana. Il nuovo metodo di selezione imposto dal Ministero della Pubblica Istruzione per riempire le cattedre da virtuoso si sta trasformando in un incubo per centinaia di insegnanti precari, con dirette conseguenze nei confronti degli studenti. Salvo miracoli incredibili, l’anno scolastico ad Ancona inizierà lunedì con una serie di caselle vuote, senza dimenticare i possibili ricorsi da parte degli aspiranti rimasti fuori dalle nomine. Errori nei conteggi per le graduatorie e soprattutto l’assurdo sistema di reclutamento effettuato online e non in presenza attraverso assegnazioni non sempre basate su meriti e punteggi.

La conferma dei ritardi nell’assegnazione di molte cattedre ai supplenti arriva direttamente da una fonte all’interno dell’Ufficio Scolastico Regionale, uno dei pochi enti chiusi al pubblico a causa del Covid: "Dicono di chiamare al telefono, ma spesso il numero non è attivo o è sempre occupato – confida un insegnante precario – oppure suggeriscono di scrivere una mail, e io ne ho scritte una dozzina, tutte senza risposta".

Questo per quanto di competenza dell’emanazione territoriale del Ministero, ci sono poi le competenze di ambito comunale. Ieri al Carlino il sindaco Mancinelli ha confermato come tutte le problematiche dipendenti dall’amministrazione comunale siano state risolte. Malcelata sicurezza che però non corrisponde a quella dei membri del Comitato Priorità alla Scuola: "Lunedì parte l’anno scolastico, di questo siamo tutti d’accordo, sule modalità però qualche dubbio ce l’abbiamo – precisa Arianna Buda, una delle rappresentanti del comitato che l’altro ieri ha incontrato i vertici comunali del settore scuola – C’è la sensazione che si parta seguendo il motto ‘io speriamo che me la cavo’, ossia partiamo ma senza aver risolto i problemi e oliato gli ingranaggi. Noi, come rappresentanti di tutte le famiglie di bambini e studenti, segnaliamo la scarsa informazione su alcuni temi importanti come ad esempio le mense, tra le modalità e la carenza di personale. Nessuno ne parla, ma come sarà regolata la funzione degli educatori in classe per gli alunni disabili? Il distanziamento è una regola fondamentale, ma non c’è chiarezza sul fronte dei docenti di sostegno, figure non considerate. Tenere tranquillo un bambino o un ragazzo disabile in classe per tutte quelle ore non è facile. Sul fronte dei trasporti bene l’idea degli steward a bordo e alle fermate, ma il problema non sarà quello o la percentuale della capienza ordinaria, ma il caos coi mezzi sovraffollati".

Ci sono poi altri punti interrogativi: "Il personale Ata sarà sufficiente e potrà garantire le ripetute sanificazioni delle aule – si chiede Arianna Buda – e se un bambino ha il raffreddore cosa devono fare le scuole? Tanti punti su cui si sta discutendo anche adesso e lo si farà fino a domenica sera. Poi da lunedì mattina non ci sarà più tempo per le riunioni e per i confronti tra enti e tutto il resto".

Il coordinamento nazionale di Priorità alla Scuola ha indetto, assieme alle altre associazioni del settore, una grande manifestazione pubblica a Roma per il 26 settembre prossimo e nella capitale sarà presente anche una delegazione di Ancona.

Pierfrancesco Curzi