RAIMONDO MONTESI
Cronaca

Se la filosofia incontra la musica: "Ora vi racconto l’altra melodia"

Intervista al musicista anconetano Gianmario Strappati oggi ospite del "Festival del pensiero plurale"

Gianmario Strappati, protagonista dell’incontro «L’altra Melodia»

Gianmario Strappati, protagonista dell’incontro «L’altra Melodia»

La filosofia incontra la musica. Accade grazie al "Festival del Pensiero Plurale" di Ancona, che oggi (ore 17) alla Facoltà di Economia ospita Gianmario Strappati, protagonista dell’incontro "L’altra Melodia". Nonostante la giovane età il musicista anconetano vanta un curriculum straordinario, fatto di concerti, composizioni, registrazioni, masterclass e docenze a livello nazionale e internazionale. E’, tra l’altro, colui che ha portato il proprio strumento, la tuba, nel concerto barocco.

Strappati, in che modo affronta il tema del festival, l’alterità? "Sarà un viaggio musicale in cui esaminerò l’alterità e il confronto tra le caratteristiche intrinseche e estrinseche della musica nei vari periodi. Parlerò ad esempio delle differenze sul tema, fondamentale, della creazione, di come la società va a caratterizzare ‘l’altra melodia’. Pensiamo al romanticismo, a Verdi, al risorgimento; un caso in cui la creazione è stata influenzata in modo inequivocabile. Ma pensiamo anche alla libertà creativa che aveva Beethoven".

La musica, inevitabilmente, non è solo ‘arte’? "L’essenza artistica è la parte centrale. Ogni musicista crea per creare bellezza, o comunque per rappresentare qualcosa. La parte esterna, ‘l’altra melodia’, riguarda invece come la musica si collega direttamente alla società. Se non conosciamo il Risorgimento, Verdi e il romanticismo non potremo mai capire l’evoluzione della musica italiana. Lì sono nate tutte le grandi melodie che conosciamo".

Anche la società odierna influenza l’ambito musicale? "Sì, a livello commerciale, di mercato, ma anche nell’ambito contemporaneo e in quello accademico".

La musica ‘contemporanea’ continua a essere ‘altra’ per il grande pubblico, nel senso di ostica, distante. "Guardi, io ho eseguito molta musica contemporanea. Come per il cinquantesimo della nascita di Marco Pantani, quando per la prima volta la tuba è andata su Rai 2 e Rai Sport, proprio grazie a un brano di musica contemporanea. Sicuramente quella d’avanguardia è una musica che per centralizzarsi nell’ambito della coscienza, anche di un pubblico, deve essere collegata al contesto in cui si sviluppa. Faccio un esempio. Io ho eseguito negli Stati Uniti un brano per tuba sola dedicato al Covid, quindi legato al periodo della pandemia. Se noi togliamo questo significato e il contesto in cui è stato sviluppato sicuramente il brano potrebbe essere di difficile comprensione".

Raimondo Montesi