Tre anni passati a subire le violenze del marito e le minacce di morte. "Ti uccido, se mi denunci ti ammazzo, te la farò vedere io". In casa loro, non molto lontano dal centro città, la polizia sarebbe intervenuta diverse volte per i litigi furiosi che si sentivano dalla strada e per i quali la donna chiedeva l’intervento delle forze dell’ordine. Di denunciare il marito però non aveva mai avuto la forza. Lui aveva problemi cronici con l’alcol ed era in quel frangente che perdeva la ragione, sfogandosi su di lei con discussioni futili, offese e anche alzate di mano per picchiarla. Una volta è successo la sera dell’ultimo dell’anno di tre anni fa. Al culmine di un litigio il marito l’avrebbe spinta con forza sul letto della camera, ferendola. La donna aveva riportato contusioni multiple, soprattutto alla testa e alla schiena. Era finita al pronto soccorso e i medici l’avevano dimessa con 15 giorni di prognosi. Tornata a casa si era rifiutata di dormire in camera con il marito che le avrebbe detto: "Te la farò vedere io". All’ennesimo intervento in casa loro è stata la polizia stessa a segnalare i maltrattamenti alla Procura che ha avviato una indagine a carico dell’uomo per maltrattamenti in famiglia. Con la stessa accusa la Procura ha chiesto il rinvio a giudizio e ieri l’imputato, un 49enne originario del Molise, è stato condannato ad un anno e quatto mesi di reclusione. Era difeso dall’avvocato Alessia Bartolini e ha proceduto con l’abbreviato. La moglie non si è costituita parte civile ma era rappresentata, solo come persona offesa, dall’avvocato Alessandro Calogiuri. Il 49enne ha l’allontanamento dalla casa familiare. Una misura cautelare presa all’epoca dei fatti e che la giudice Francesca De Palma ieri ha confermato. Gli episodi di maltrattamenti, stando alle accuse, sarebbero avvenuti tra il 2020 e il 2023. Oltre a quello dell’ultimo dell’anno ce ne sarebbero stati altri. A marzo dello scorso anno ci sarebbe stata un’altra accesa lite, scoppiata per l’ubriachezza dell’imputato. In quella occasione avrebbe detto alla moglie "ti uccido". A marzo di questo anno un’altra aggressione. La donna gli avrebbe fatto notare che era sbronzo. Lui le era piombato addosso per baciarla ma era stato respinto. La moglie si era chiusa a chiave in camera da letto e il marito avrebbe preso la porta a calci per sfondarla. Dopo un mese un altro fatto grave. La coppia aveva litigato perché lui beveva. L’imputato era uscito a cercare la moglie che si era allontanata di casa. L’avrebbe rincorsa urlandole per la strada "questa storia deve finire, sei mia moglie e devi rientrare in casa perché lo dico io". Lei aveva risposto che lo avrebbe denunciato e il 49enne aveva replicato così: "Se chiami la polizia o mi denunci io ti ammazzo". Poi l’aveva strattonata fino a casa.
Cronaca"Se mi denunci ti ammazzo". Vittima del marito ubriaco: condannato a un anno e 4 mesi