"Senigallia ha ancora paura Siamo stanchi di aspettare"

Il sindaco insiste per interventi importanti sul fiume Misa attesi da 40 anni "Anche il sistema di allerta va rivisto: serve sapere cosa succede a monte"

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di Silvia Santarelli

Sono trascorsi tre mesi da quella notte in cui il Misa è esondato mettendo in ginocchio Senigallia e il suo hinterland. A otto anni di distanza dall’altra alluvione, la città si è trovata di nuovo sommersa dal fango e ora la paura ritorna ad ogni allerta meteo. In questi mesi sono state molte le pressioni sulla Regione per chiedere la messa in sicurezza del fiume, ma si lavora anche per espletare le pratiche per la demolizione del ponte Garibaldi, mentre, in attesa di una ricostruzione, si attendono a breve autorizzazioni e fondi per un ponte mobile.

Sindaco, a tre mesi da quel tragico evento, qual è il ricordo di quella notte?

"Il ricordo è quello di una notte di ansia mista a paura. Una notte dura, dove il ricordo è anche di tanta gente che ci ha aiutato e ci ha permesso di muoverci con grande velocità. Spero di non rivivere più quei momenti".

Per garantire la sicurezza, quali interventi sono stati fatti?

"Per quanto ci riguarda, come Comune abbiamo perfezionato i meccanismi della macchina comunale che quella notte ha reagito molto bene: siamo arrivati un po’ ovunque e questo è stato importante, ci sono aree che entreranno in zona rossa e dovrà essere ridisegnato il piano. Ma serve maggiore contatto con i sindaci dell’entroterra e diventa necessario pungolare la Regione affinchè avvii opere di sicurezza sul fiume e migliori i sistemi di allerta. Riguardo agli interventi ci sono alcuni argini che devono essere sistemati, mentre per il sistema di allerta non è stato raggiunto alcun livello: serve un ‘sistema vallivo’, l’evento meteorologico può modificarsi, è necessario sapere cosa accade a monte".

Ad ogni allerta meteo nelle zone alluvionate torna la paura, cosa si può fare per riportare la tranquillità?

"Questo è un problema che riguarda tutti. Siamo tutti stanchi e quello che stiamo chiedendo è un intervento importante sul fiume, cosa che non è stata fatta in 40 anni. Auspichiamo che le risorse messe in campo non vengano abbandonate o gestiste male e che l’allerta venga data con una certa ponderazione, non solo sulla base di previsioni metereologiche che come abbiamo visto possono modificarsi".

Il ponte Garibaldi è da demolire, quanto bisognerà attendere per un nuovo collegamento?

"Sul ponte Garibaldi avremo un incontro domani, saranno presenti i tecnici che dovrebbero aver trovato una soluzione riguardo all’installazione di un ponte mobile, mentre riguardo al ponte Garibaldi abbiamo avviato le pratiche alla sovraintendenza per l’abbattimento, speriamo che le pratiche vengano espletate a breve".

Il consigliere regionale Carlo Ciccioli ha rassicurato sul tema della messa in sicurezza del fiume…

"Concordo con il prendere una decisione urgente e con la necessità di un Commissario che possa prendere una decisione univoca, dopo aver consultato persone ed Enti interessati. Con questo sistema potrebbero essere utilizzate in breve tempo anche le risorse messe a disposizione".

Stasera sarà presentato il ‘Comitato tra i due Fiumi’, quanto sono utili queste iniziative dei cittadini?

"Molto. La voce del territorio è sempre importante. Ho accolto positivamente la notizia, è giusto e utile che cittadini e imprese possano sedersi attorno a un tavolo, formulare ipotesi, lavorare in sinergia con gli Enti e discutere i vari interventi".