Senigallia, appicca tre incendi in cattedrale. Preso il piromane

Rintracciato grazie alle telecamere di sorveglianza, è accusato di danneggiamento aggravato

L'uomo è stato individuato dopo l'ennesimo rogo

L'uomo è stato individuato dopo l'ennesimo rogo

Senigallia (Ancona), 20 marzo 2019 - Appicca il fuoco per tre volte dentro la Cattedrale, arrestato il piromane. Si tratta di un 33enne di Cesena. L'uomo è accusato di danneggiamento aggravato. È stato rintracciato questa mattina dai carabinieri di Senigallia in piazza Saffi. A tradirlo, gli abiti che indossava, gli stessi che aveva martedì, durante i primi due tentativi d'incendio. Ancora una volta si sono rivelate molto utili alle indagini finalizzate all’individuazione del responsabile le immagini registrate dalle telecamere di sicurezza. 

Ieri mattina, in Cattedrale, aveva tentato di dare fuoco prima all’altare della cappella dedicata alla “Madonna della Speranza” nel transetto, intorno alle 8,30, e poi al primo altare della navata destra intitolato a “Sant’Andrea da Avellino”, alle 9,10. In entrambi i casi erano andati a fuoco i teli che ricoprono l'altare. A spegnere le fiamme, il parroco del Duomo di Senigallia, insieme ad alcuni fedeli.

Questa mattina ci ha riprovato, è entrato in Cattedrale poco dopo le 8, si è diretto verso l’acquasantiera e si è lavato le mani. Poi, dopo essersi guardato intorno per assicurarsi che non ci fosse nessuno ad osservarlo, è andato al secondo altare della navata destra, dedicato a “Santa Maria Goretti”, ha prelevato un lumino votivo acceso e lo ha posizionato sotto un lembo della tovaglia dandogli fuoco. Dopo qualche minuto le fiamme si sono propagate al vicino cuscino dell’inginocchiatoio confessionale in legno e alla stola in seta che si trovava poggiata sul mobile.

Fortunatamente si è trovata ad entrare in chiesa una donna che si è accorta delle fiamme ed ha avvisato il parroco che è accorso con altri fedeli spegnendo le fiamme. Nel frattempo il piromane si era già allontanato facendo perdere le proprie tracce.