Sequestrate palline di Natale made in China

L’agenzia delle Dogane del porto dorico ha verificato 374 cartoni diretti a un importatore marchigiano. Multe fino a 250mila euro

Le palline di Natale sequestrate

Le palline di Natale sequestrate

Ci siamo giocati anche le palline. Che detta così potrebbe suonare male. Ma in realtà ce le siamo giocate davvero quelle di Natale. I cinesi sono arrivati a taroccare pure quelle. Il simbolo del Natale per eccellenza, insieme al presepe, finto. Copie dell’originale, non tracciate, non certificate, fatte verosimilmente male, ma senza dubbio più economiche, che avrebbero preso il largo nel guazzabuglio del mercato occidentale che si appresta ad annusare l’aria natalizia. Gli uomini dell’agenzia delle dogane di Ancona hanno aguzzato la vista e hanno sequestrato 374 cartoni contenenti palline di Natale provenienti dalla Repubblica Popolare Cinese e destinate ad un importatore ubicato nella provincia di Pesaro. In particolare è stato riscontrato che i singoli articoli, 11.460 palline di Natale pronte per l’immissione in consumo, risultavano essere privi di indicazioni riguardante l’effettiva origine della merce, in modo da indurre il consumatore finale a ritenere che il prodotto fosse di origine italiana. L’intera partita, è stata sottoposta a sequestro amministrativo per violazione dell’art. 4, comma 49, della legge n. 3502003 e la ditta importatrice potrà regolarizzare la merce, previo nulla osta della Camera di Commercio delle Marche. La sanzione amministrativa prevista va da 10mila euro a 250mila in base all’art. 16, comma 6, del decreto legge n. 135 del 25.09.2009.

L’azione dei funzionari doganali testimonia l’attenzione costante riposta a tutela dei consumatori e nel garantire la sicurezza nella circolazione delle merci importate a fini di commercializzazione. Specialmente in vista delle festività.