Sergio Meloni morto nell'incidente, tanti punti oscuri

Barcollava sul ciglio della Statale seminudo e al buio: era fuggito dall’ospedale

Sergio Meloni, 39 anni, e il luogo dell'investimento mortale

Sergio Meloni, 39 anni, e il luogo dell'investimento mortale

Castelfidardo (Ancona), 24 agosto 2019 - Stava camminando sul ciglio della strada, lungo la statale Adriatica all’altezza del Komedia nel Comune di Castelfidardo, in direzione sud, tra la rotatoria di San Rocchetto e l’Hotel Klass. Sergio Meloni, 39enne disoccupato, domiciliato a Sirolo dove abitava da qualche tempo insieme alla compagna (ma originario e residente in Sardegna), vagava lungo il ciglio della carreggiata con addosso solo gli slip e una maglietta quando venerdì notte, intorno alle 22.30, è stato investito e ucciso da una Nissan Quashquai condotta da un 28enne anconetano. L’uomo, nell’urto con la vettura, è stato sbalzato in un campo che costeggia la strada morendo poi sul colpo.

Pochi minuti prima della tragedia, erano state però numerose le chiamate giunte al 112 per segnalare la presenza di un giovane che stava percorrendo la Statale a piedi, in una zona poco illuminata, barcollando vistosamente. Sul posto era stata immediatamente inviata una pattuglia dei carabinieri del Norm di Filottrano. La Gazzella è però giunta sul luogo pochi istanti dopo la tragedia. I militari hanno trovato il 39enne privo di vita e l’automobilista, sotto choc, che si era fermato per chiamare subito i soccorsi.

Giunte le ambulanze del 118, per Meloni però non c’era più nulla da fare. Ma la vicenda, nella sua fase di ricostruzione, ha fatto emergere dei contorni che ora sono tutti da chiarire. Infatti, il 39enne è risultato che alle 15.30 si era recato al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette per alcuni traumi al volto e alla testa dovuti ad una caduta in bicicletta, come avrebbe lui stesso raccontato. L’uomo però, successivamente, si è allontanato inspiegabilmente dal nosocomio facendo perdere le proprie tracce ancor prima di conoscere l’esito degli esami.

I militari della Compagnia di Osimo, insieme ai colleghi di Castelfidardo, hanno avviato immediatamente le indagini cercando di scoprire cos’è allora realmente accaduto. Al momento infatti non sono state ritrovate biciclette abbandonate nelle strade cittadine e, ancora: come è arrivato Sergio Meloni a Torrette e poi, dall’ospedale fino al punto in cui ha trovato la morte? Era a piedi o è stato accompagnato in macchina da qualcuno? Perché barcollava vistosamente? Perché indossava solo un paio di slip e una canottiera? Voleva raggiungere Sirolo oppure si stava dirigendo da qualche altra parte? Ha realmente avuto un incidente in bicicletta? Tutte domande alle quali investigatori e inquirenti vogliono trovare una risposta per delineare i contorni di quello che è indubbiamente un giallo.

Il corpo del 39enne si trova ora all’obitorio di Torrette dopo essere stato esaminato nella mattinata di ieri dal medico legale Gabriele Casaburi. L’ispezione cadaverica avrebbe confermato la morte a seguito dei traumi riportati ma sarà il pm Irene Bilotta a decidere se effettuare anche l’esame autoptico mentre proseguono comunque anche le indagini da parte dell’Arma. Intanto, si va verso l’apertura di un fascicolo per l’ipotesi di omicidio stradale e il pm ha fatto sequestrare l’auto.