"Servono medici a tempo pieno, non cooperative"

Il Comitato in difesa dell’ospedale attacca la scelta dell’Asur per i quattro medici estivi al pronto soccorso: "La sanità va sempre peggio"

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Il Comitato a Difesa dell’Ospedale incalza: "A Senigallia 4 incarichi su 38". Nei giorni scorsi la notizia della soluzione tampone che riguarda l’esternalizzazione dell’assistenza medica dei Pronto Soccorso attraverso l’assunzione temporanea di quattro medici. Uno smantellamento, quello riguardante l’ospedale di Senigallia, che va avanti da tempo: "A febbraio 2021 era uscita una determina che riguarda il conferimento di incarichi di responsabili strutture semplici e semplici dipartimentali che ricalcava, in tutto e per tutto il vecchio progetto che penalizzava il nostro ospedale togliendo diverse Unità operative Complesse e anche l’Utic di Cardiologia e su questa strada si è proseguito: su 38 incarichi che saranno assegnati, solo 4, salvo errori, riguardano Senigallia. Questo è un avviso peggiorativo". Una settimana fa il Comitato a Difesa dell’Ospedale di Senigallia aveva organizzato un sit-in per protestare contro i disservizi: "Servono medici a tempo pieno – prosegue il comitato - con l’avviso emanato si spendono per 633mila e 600euro per assumere medici per 4 mesi da utilizzare nel servizio e la cosa peggiore del provvedimento, non detta ma che intravvediamo, è la mancata volontà di riqualificare l’Ospedale".

Un anno fa, per la prima volta, il servizio di Guardia Medica Turistica era partito con quasi un mese di ritardo rispetto agli anni precedenti, un servizio fondamentale soprattutto alla luce della carenza di medici in Pronto Soccorso e nei mesi estivi, complice le presenze turistiche, le attese da lunghe diventano interminabili. "Se anziché investire ingenti risorse per un breve periodo si assumessero medici a tempo pieno al Pronto Soccorso l’ospedale tornerebbe un ospedale vero, normale, con gli specialisti, le guardie mediche e tutto il resto – conclude il Comitato - invece così tamponano e mantengono comunque l’ospedale in grosse difficoltà nei singoli Reparti. Solo ‘fumo negli occhi’. La Regione esca da questa ambiguità". Un avviso contro cui si è scagliato anche il Partito Democratico: "Mentre quindi l’ospedale sta sprofondando sempre più in basso, allo stesso tempo le grida propagandistiche della Maggioranza e della Giunta Olivetti si sono affievolite; in realtà è successo già dal giorno successivo alle elezioni. Dall’ex presidente del Comitato a difesa dell’Ospedale, ora sindaco Massimo Olivetti, non c’è nessuna presa di posizione".