"Shelter", corto fantascientifico del regista loretano Lorenzo Scalzo

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E’ un cortometraggio fantascientifico realizzato tra Loreto, Porto Recanati, Osimo e Fermo, diretto da Lorenzo Scalzo, 29enne loretano. Si intitola "Shelter", rifugio, un’opera che segna il debutto del giovane artista e che ha già ricevuto riconoscimenti e premi da diversi festival internazionali.

E’ un corto che parla di viaggio e di relazioni. "Veniamo da un periodo storico difficile per tutti noi e quindi abbiamo bisogno di nuove certezze, nuovi scenari, nuovi ‘rifugi’ che ci diano speranza anche per il futuro – racconta il regista –. Sono 15 minuti senza dialoghi, dove a parlare sono solo le immagini. Un uomo ed un bambino, uniti dal caso, intraprendono assieme un viaggio alla ricerca di un misterioso bunker in cui pensano di poter vivere al sicuro dagli orrori di un mondo ormai in rovina. Il cammino abbiamo scelto di rappresentarlo tra le colline di Loreto e dell’osimano, molto suggestive, e anche all’ex conceria di Fermo nel quartiere Molini e lungo le spiagge di Porto Recanati". Come la location, anche il cast è quasi interamente marchigiano.

Il ragazzino è Matteo Papini, 11 anni, ed è loretano come il regista. Al centro c’è appunto la creazione del rapporto surrogato padre e figlio, tra un vagabondo abituato a vivere in un mondo ormai in rovina ed un bambino appena divenuto orfano, da sempre al sicuro grazie alla protezione dei propri cari da poco scomparsi. Tra i due si crea un legame di reciproca fiducia che li spingerà a crescere come persone e a riscoprire la propria umanità, anche dove non sembra più possibile. "Shelter" è un corto di speranza per il domani, seppur tra infinite difficoltà. Essendo stato girato in tempo di pandemia, la sua influenza è percepibile, seppur non sempre esplicita. Il cineteatro di Loreto ha aperto le porte sabato scorso alla première internazionale del corto, per cui erano presenti il regista, il cast e parte della troupe, una serata di grande successo che lascia presagire bene per la pellicola, già premiata appunto da tanti festival e selezionata da diverse giurie. Sarà pubblicato tra la seconda metà di settembre e ottobre. Direttore della fotografia è Nicolò Carturàn, operatore Denis Bernini, al montaggio Damiano Mikhaiel, musiche di Tecla Zorzi e sound design di Davide Sambrotta.

Silvia Santini