Ancona, morto per i test allergici. Antibiotico nel mirino

Francesco Restolfer è morto mentre si sottoponeva a un test allergico a Torrette, forse colpa del ceftriaxone

Francesco Restolfer, 66 anni

Francesco Restolfer, 66 anni

Ancona, 24 maggio 2018 - Sarebbe stato il ceftriaxone, il principio attivo dell’antibiotico Rochefin, a uccidere Francesco Restolfer, il 66enne anconetano morto il 15 maggio scorso all’ospedale di Torrette, mentre si sottoponeva a un test allergico nel reparto di Allergologia. I carabinieri della stazione di Collemarino hanno sequestrato mezza fiala della sostanza, che quella mattina era stata somministrata dai sanitari del nosocomio regionale per via intramuscolare.

E’ stata acquisita anche la cartella clinica, oltre ai documenti che ripercorrono la storia clinica della vittima. Stando a quanto ricostruito dalla Procura di Ancona, Restolfer nel dicembre scorso si era sottoposto a un intervento e in quella occasione era emersa un’allergia al ceftriaxone, che gli era stato somministrato per via intramuscolare. Poiché doveva sottoporsi a una nuova cura, Francesco Restolfer nel marzo scorso aveva chiesto un consulto con una specialista di Torrette e aveva concordato il test del 15 maggio, fissato per le nove del mattino. Era prevista una prova per il ceftriaxone, da somministrare per via orale, e per chinoloni, famiglia di antibiotici.

Il giorno del decesso i medici hanno fatto appena in tempo a somministrare il ceftriaxone, prima che intervenisse la crisi mortale. La sostanza sarebbe stata somministrata per via intramuscolare, anziché per via orale, stando a quanto emerge dalle prime informazioni. L’uomo avrebbe cominciato ad avvertire stanchezza e prurito alla gola, prima di perdere conoscenza. Attorno alle 10 sarebbe stata dichiarata la morte. Gli inquirenti attendono la relazione del medico legale Matteo Tudini, dopo che l’esame autoptico non ha confermato in modo certo la morte per shock anafilattico.