Si parla di obiezione di coscienza, confronti e tavoli nazionali in città

Trascorsi ormai cinquant’anni dall’entrata in vigore della legge. Eventi tra settembre e ottobre. L’organizzazione a cura dell’Arci

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Cinquant’anni dalla legge sull’obiezione di coscienza e il rifiuto del servizio militare: a Jesi il tavolo nazionale con 4 incontri e un confronto pubblico con ospiti di primo piano. Partito ieri il coming out cioè la chiamata a raccolta di chi è stato obiettore. "Un anniversario – spiegano dall’Arci - di cui val la pena tracciare un bilancio con lo sguardo rivolto a futuro e prospettive, tanto più in tempi drammatici di guerra e violenza in Europa oltre che nel resto del mondo". Gli incontri, promossi dall’Arci servizio civile Marche e Jesi con i patrocini di Arci nazionale, regionale, Legambiente Marche, Uisp Marche e Comune di Jesi si terranno, fra il 29 settembre e il 4 ottobre nell’aula magna dell’Istituto Federico II di Jesi. Gli incontri si apriranno con un videomessaggio di Padre Alex Zanotelli, cittadino onorario di Jesi. Si comincia il 29 settembre alle 17,30 con il direttore dell’Avvenire Marco Tarquinio e Vincenzo Varagona, già giornalista Rai sul tema: "Pace, non violenza, servizio civile: parole del passato o di impegno futuro?". L’indomani saranno ospiti il priore del Monastero di Fonte Avellana Don Gianni Giacomelli e la vice sindaca di Bologna Emily Marion Clancy, per confrontarsi sul tema "L’obbedienza non è più una virtù - Il pacifismo e l’obiezione di coscienza nel pensiero di Don Lorenzo Milani e Alex Langer". L’1 ottobre (ore 10) presentazione del libro "Un’altra patria. L’obiezione di coscienza nell’Italia repubblicana", discuteranno l’autore, lo storico Marco Labbate dell’Università di Urbino e il giornalista Mario Di Vito de Il Manifesto. L’8 ottobre si potranno ascoltare le testimonianze dirette degli obiettori.