REDAZIONE ANCONA

Si presenta E-3th, la svolta digitale del Terzo Settore

Sviluppare competenze digitali negli enti del terzo settore, favorire lo sviluppo di una cultura digitale che renda il non profit...

Sviluppare competenze digitali negli enti del terzo settore, favorire lo sviluppo di una cultura digitale che renda il non profit più rispondente alle sfide attuali, potenziando l’efficienza operativa degli Ets, la loro comunicazione, ampliando il loro pubblico, migliorando trasparenza e accountability. E’ lo scopo di E-3th Evoluzione digitale per il terzo settore, progetto promosso da una rete di 5 partner - Enfap Marche (capofila), Ancescao Aps, CSV Marche Ets, Cesvol Umbria, Terni Digital Aps - operanti in 7 regioni diverse, tra cui le Marche, selezionato e sostenuto dal Fondo per la Repubblica Digitale Impresa sociale, con un finanziamento di 640mila euro.

Come raggiungere l’obiettivo? Attraverso una proposta integrata composta da momenti iniziali di presentazione, incontri di orientamento, corsi di formazione e attività di coaching individuale, in forma completamente gratuita, rivolti a dipendenti, collaboratori e volontari di enti del terzo settore, che nelle Marche sono oltre 4000 organizzazioni (fonte dati Runts - Registro unico nazionale Terzo settore). Finalità, contenuti ed elementi innovativi del progetto, sono stati presentati, nel corso di un incontro con la stampa, da Emanuele Caprari, componente del Consiglio di amministrazione dell’ente di formazione professionale Enfap Marche, e da Paolo Gobbi, presidente del Centro servizi per il volontariato Marche Ets.

La proposta offre percorsi da 36 ore complessive, strutturati in moduli formativi personalizzabili nelle competenze digitali (per 24 ore) e nelle soft e life skills (per 12 ore), sia in presenza che a distanza, accompagnati da un coaching individuale e da una piattaforma digitale di supporto, utile a colmare carenze comunicative e digitali e accessibile a tutti gli utenti del progetto, che ne faranno richiesta. Le competenze digitali oggetto dei percorsi formativi vanno da quelle di base (come word, excell, mail e internet) ad altre più avanzate (come social media, privacy e cybersecurity, crowdfunding e sistemi di e-government, piattaforme gestionali, Crm, intelligenza artificiale, reporting e bilancio sociale) e sono tra le competenze chiave raccomandate dal Parlamento europeo e dal Consiglio, ritenute essenziali per la realizzazione e lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupazione. Non da meno sono le soft e life skills, competenze trasversali e abilità fondamentali anche per chi opera nelle organizzazioni del terzo settore.