
Le indagini portate avanti dai carabinieri
Atti osceni in luogo pubblico, scattano gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico a carico di un 27enne di origini romene che è residente a Cerreto d’Esi. Sono stati i carabinieri di Fabriano ad eseguire l’ordinanza con la quale è stata disposta l’applicazione della misura cautelare a carico del giovane, già noto alle forze dell’ordine per reati di analoga natura, che è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari di Ancona sulla scorta di elementi raccolti nell’ambito delle meticolose indagini condotte dai militari delle Compagnie di Fabriano e Jesi.
Nei mesi di febbraio e marzo scorsi, infatti, secondo le ricostruzioni dei carabinieri, l’uomo – già condannato in passato per fatti analoghi – si sarebbe reso nuovamente responsabile, in diverse occasioni, di atti osceni alla presenza di numerose persone, anche minorenni, e nei pressi di luoghi particolarmente frequentati da quest’ultimi. Una circostanza che aveva determinato preoccupazione e indignazione nelle comunità coinvolte.
In particolare, alcuni episodi sarebbero avvenuti nei centri abitati di Castelplanio (l’8 febbraio scorso), di Maiolati Spontini (il 29 marzo scorso) e di Cupramontana (il 5 aprile scorso), in cui il 27enne si sarebbe denudato per strada alla presenza di adolescenti. Questi, immediatamente, si erano rivolti ai propri genitori, segnalando l’accaduto.
In considerazione delle denunce sporte nelle rispettive Stazioni dell’Arma dalle famiglie dei ragazzi, i carabinieri hanno avviato delle tempestive attività investigative, grazie alle quali sono riusciti a risalire all’identità dell’uomo in breve tempo. Per giunta lo stesso, che era già stato posto agli arresti domiciliari nel mese di aprile scorso su provvedimento del giudice per le indagini preliminari di Macerata per analoghi episodi avvenuti nel territorio di quella provincia, pochi giorni dopo era stato anche rintracciato dai militari della Stazione di Cerreto d’Esi mentre era in strada.
Di fatto, quindi, eludendo il provvedimento cautelare a suo carico e venendo pertanto ulteriormente segnalato per il reato di evasione. Con la misura cautelare emessa dall’autorità giudiziaria di Ancona, l’uomo è stato nuovamente sottoposto al regime restrittivo degli arresti domiciliari. Così verrà monitorato mediante il braccialetto elettronico, onde evitare un’eventuale reiterazione delle sue condotte che avevano ingenerato allarme sociale nella Vallesina. Tutto questo anche alla luce di quanto era accaduto nel Maceratese con i relativi provvedimenti.