Simonella non si nasconde "Sconfitta che brucia Non sono riuscita a fermarne l’avanzata"

La candidata del centrosinistra non ha aspettato la fine dello spoglio "Alla fine ha vinto il vento che arriva da destra e un certo machismo. Mi auguro che Silvetti non disperda tutto il lavoro fatto dalla giunta".

Simonella non si nasconde  "Sconfitta che brucia  Non sono riuscita  a fermarne l’avanzata"

Simonella non si nasconde "Sconfitta che brucia Non sono riuscita a fermarne l’avanzata"

di Pierfrancesco Curzi

Non ha aspettato neppure la fine dello spoglio Ida Simonella. Quando ha capito, attorno alle 16, che la situazione le stava sfuggendo di mano e i seggi davano sempre di più in vantaggio il suo rivale, la candidata sindaca di centrosinistra è salita in auto e ha raggiunto il quartier generale della sua coalizione allo Spazio Presente del Museo della Città.

Ida Simonella, quale sarà la prima cosa che dirà a Daniele Silvetti?

"In realtà ho provato a chiamarlo poco fa per fargli i complimenti, ma non mi ha risposto. Così gli ho mandato un messaggio e oltre a riconoscere la sconfitta, come si deve fare in democrazia, gli ho scritto di non disperdere tutto il lavoro che la giunta uscente ha fatto in questi anni. Gli ho ricordato degli 80 milioni di euro in eredità tra investimenti e cantieri".

Come risponde alla frase di Silvetti che ha detto "la Simonella ha tirato fuori il meglio di me"?

"Non rispondo, va bene così, spero sia un buon sindaco. E’ stata una campagna a tratti molto dura, anche con atteggiamenti di machismo".

Lei passerà alla storia come la prima candidata del centrosinistra sconfitta dalla destra nel capoluogo delle Marche: la cosa le pesa?

"Mi dispiace molto. Dire che ho consegnato Ancona agli avversari è un po’ brutta, diciamo di non essere riuscita a frenare l’avanzata della destra. E questo sì, mi brucia".

Se l’aspettava una sconfitta così, con questi numeri tra primo e secondo turno?

"È stata una battaglia molto combattuta, noi dovevamo recuperare e in parte ce l’abbiamo fatta. A caldo, un’analisi del voto mi sembra troppo prematura. Prendo atto del risultato, dai prossimi giorni avremo modo di analizzare il voto all’interno della coalizione, cosa non ha funzionato e così via".

A risultato ormai ufficiale, lei ritiene di aver dato e fatto il massimo possibile durante l’intera campagna elettorale?

"No, l’impegno quello non me lo rimprovero. Mi lasci dire che almeno su questo sono serena. Adesso posso solo dire questo, nei prossimi giorni, analizzando bene tutto magari qualche distinguo sorgerà. Ho e abbiamo fatto di tutto, anzi mi lasci ringraziare i cittadini e le cittadine che mi hanno votato, a chi mi è stato vicino giorno e notte, nei momenti belli e in quelli brutti".

Secondo lei dove ha vinto le elezioni Daniele Silvetti?

"Il vento nazionale, e pure quello regionale, è stato determinante. La destra ha puntato tutto su Ancona e sulla cosiddetta filiera istituzionale che io ho sempre contestato. È stato un atteggiamento poco istituzionale, come a dire ‘se sei di destra vi siamo vicini altrimenti no’ e tutto ciò alla fine ha pesato".

Col senno di poi cercherebbe di avvicinarsi di più ad Altra Idea di Città?

"Intanto mi lasci ringraziare i tanti elettori di quel movimento che mi hanno sostenuto e ripeto, so che sono stati tanti. Con Rubini e i Verdi avevamo il 90% del programma in Comune, meno alcuni temi, ma cedere integralmente avrebbe causato l’ira del resto della coalizione. La coperta sarebbe stata troppo corta. Più di un’apertura non potevo fare". Ha sentito Elly Schlein?

"Non ancora, ma da più di mezz’ora non guardo il telefono".

Come fare opposizione adesso dopo un simile risultato?

"Ci penseremo da domani, tutti insieme, cercando di impostare il futuro politico del centrosinistra ad Ancona. Sul mio futuro ancora non le so dire".