"Simonella o Pesaresi? Non vi dico per chi voto Le Primarie al posto delle segrete stanze"

Intervista al segretario comunale del Partito Democratico, Simone Pelosi, che resta equidistante tra i due candidati in lizza "Ma fino al 9 settembre c’è tempo per presentare altri nomi per la coalizione del centrosinistra. Così entriamo dentro la città"

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di Pierfrancesco Curzi

"L’obiettivo mio e del partito è vincere le elezioni amministrative nel 2023. Le Primarie di coalizione le abbiamo fortemente volute al posto di una scelta interna presa a tavolino. Chi sta con chi al momento non mi appassiona troppo". Simone Pelosi – come tantissimi altri costretto in casa da una forma non aggressiva da contagio Covid – è dal 2021 segretario comunale del Partito Democratico di Ancona e visto il suo ruolo ci tiene a mantenersi equidistante tra le due candidature ufficializzate per le primarie di novembre.

Pelosi, manterrà il segreto sulla sua preferenza fino all’ultimo?

"Sì, la mia posizione lo impone, poi è chiaro che io come ogni essere umano abbia le mie idee. Il vero risultato per me, ago della bilancia, è aver contribuito in maniera fattiva a organizzare per la quarta volta le Primarie di coalizione invece di chiuderci dentro le segrete stanze. Detto questo, capisco l’interesse della stampa sugli schieramenti, sul chi appoggia chi, ma io devo valutare altro, anche se Ancona non è Milano e, bene o male, penso non sarà così facile nascondere il mio appoggio".

Due candidati forti, Ida Simonella e Carlo Pesaresi, prevede ulteriori ingressi nella partita?

"Gli spazi ci sono. Le Primarie sono una competizione aperta. L’unico recinto previsto è la sottoscrizione del programma di coalizione. Non so se a sfidarsi saranno solo in due, fino al 9 settembre c’è spazio per altre candidature, basterà raccogliere 150 firme. Per ora sono due candidati forti, autorevoli che guardano anche fuori dal partito. La Simonella è il ‘mio’ assessore al bilancio, Pesaresi in passato è stato nel Pd: due ottimi profili, mi piacciono. Li ascolteremo, valuteremo la loro visione del partito e della coalizione".

Candidati votati alla continuità o al rinnovamento?

"Entrambe le cose. Non possiamo dissipare dieci anni di buona amministrazione da parte della giunta Mancinelli, su cui il mio giudizio è positivo. La maggioranza in consiglio, compreso il sottoscritto, ha sostenuto quell’azione di governo e i risultati parlano da soli. Tuttavia la prossima legislatura sarà molto delicata. Si esce da un periodo di grandi trasformazioni, dalla pandemia alla crisi economica e sociale, tra sicurezza urbana, mancanza di posti di lavoro e così via. Serve una fase diversa per il futuro dopo che nel 2020, con lo scoppio dell’emergenza Coronavirus, è nato un mondo nuovo".

Segretario Pelosi, ritiene possibile che una possibile crisi di governo nazionale e la necessità di votare per le politiche in autunno possano far slittare il calendario delle Primarie anconetane?

"Prima di tutto vediamo cosa succede domani (oggi con il Premier Draghi che riferirà in Parlamento, ndr) alle Camere. Detto ciò per ora noi procediamo con il calendario che ci siamo dati: entro il 9 settembre è possibile presentare le firme per aderire alla campagna come candidato e poi il 13 novembre ci sarà la sfida del voto".

Perché lei ritiene il sistema delle Primarie il più adatto per individuare i giusti candidati da opporre all’opposizione in vista delle amministrative?

"Le dico questo per convincerla. Gli iscritti al Pd in città sono all’incirca 500, secondo lei può un gruppo ulteriormente ristretto prendere delle decisioni tenendo fuori il resto della città e chi si rivede nei valori del nostro partito e della coalizione che lo sostiene? Le Primarie sono lo strumento giusto per entrare dentro la città".