Ancona, bimba di 5 anni punta da una siringa in spiaggia a Mezzavalle

A distanza di settimane i genitori vivono nell’angoscia

Una siringa in spiaggia

Una siringa in spiaggia

Ancona, 27 settembre 2017 - A 5 anni punta da una siringa nascosta nella sabbia a Mezzavalle, genitori sotto choc per settimane. Il fatto risale allo scorso mese di agosto, ma siamo riusciti a ricostruirla adesso con dovizia di particolari. La bambina stava giocando sulla splendida spiaggia libera anconetana assieme ad un’amichetta quando, all’improvviso, ha sentito un dolore acuto vicino ad una coscia. Nei pressi erano presenti i genitori dei due bambini che si sono subito accorti dello spuntare dalla sabbia mossa la silhouette inconfondibile di una siringa, con tanto di ago.

Una visione durissima da accettare per i genitori della piccola che hanno subito soccorso la bimba, ma anche raccolto la siringa, per poi correre al pronto soccorso del Salesi. Da quel momento è l’iniziata la fase degli esami per stabilire il potenziale infettivo dell’oggetto forse lasciato da qualche tossicodipendente che ha scelto la spiaggia come luogo ideale per un buco, incurante della presenza di centinaia di bagnanti, ogni giorno.

Il primo esito degli esami biologici è stato negativo, il rischio peggiore – il contagio a virus gravi come hiv o epatite – sembrerebbe scongiurato, ma serviranno ulteriori test per escludere definitivamente qualsiasi rischio: «Sono state settimane di ansia pura – spiega il padre della bambina –, difficili da spiegare. Non è facile accettare una cosa del genere. Fosse capitato a noi sarebbe stato grave, ma a nostra figlia lo è ancor di più. L’attesa per i risultati degli esami è stata essa stessa lunga e dolorosa. Certo, il fatto che quella siringa potesse essere sotto la sabbia da settimane se non di più, tra sole e salsedine, poteva escludere il pieno contagio, ma sa, quando si tratta di queste cose è sempre dura essere ottimisti».

Il fatto è accaduto nei giorni immediatamente precedenti a Ferragosto: «Noi frequentiamo poco Mezzavalle _ continua il racconto _, specie dopo la nascita della piccola. Quel giorno avevamo deciso di rompere il tabù e così siamo andati giù, appoggiandoci in un tratto di spiaggia a pochi metri a sinistra rispetto alla discesa dello stradello principale. Quando la bambina, accompagnata dai genitori dell’amichetta, è venuta da noi dicendo che era stata punta da una siringa siamo sbiancati».

I genitori si sono rivolti al comitato di Mezzavalle e scritto dei post ai responsabili di due gruppi su Facebook per segnalare l’accaduto: «Volevamo raccontare loro cosa fosse accaduto, mettere in guardia, spingere a controlli più serrati, chiedere rispetto ed evitare che potesse succedere ancora. Non dico che non siamo stati ascoltati, ma quasi. Una denuncia? Difficile, per noi è importante che la bambina non abbia conseguenze».