Sisma, vincono i genitori: trasferiti 200 alunni

Montemarciano, dopo lo "sciopero" di ieri con le famiglie che non hanno fatto entrare i ragazzi, il Comune ha deciso per nuove sedi

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I genitori con gli elmetti antinfortunio, braccia incrociate sulla scalinata a sbarrare l’ingresso alla scuola monumentale Marotti. È lo sciopero delle lezioni andato in scena ieri per gli alunni di scuola media. Una protesta messa in campo dai genitori preoccupati per le crepe apertesi nella struttura di inizio Novecento. Sabato mattina il sopralluogo dei rappresentanti dei genitori e del consiglio di istituto assieme al sindaco Damiano Bartozzi, a visionare gli interventi di stuccatura da parte di una ditta privata non ha avuto l’esito sperato, nonostante le rassicurazioni fornite dall’amministrazione comunale che dopo la scossa ha inviato i propri tecnici a verificare le lesioni. Ieri la scuola era aperta per i ragazzi delle medie ma loro non sono entrati.

E così viste le preoccupazioni la giunta Bartozzi ha deciso di trasferire sia le scuole medie che le primarie. Attivata per oggi e per i prossimi giorni la Dad. "La scuola (che ospita circa 200 ragazzi, 4 classi medie e 5 elementari, ndr) è in attesa di un intervento di adeguamento sismico almeno dal 2019 – spiega per i genitori Mario Cardone – e vedendo le lesioni sulle architravi e le crepe appena stuccate e riapertesi con la scossa del giorno dopo non ce la siamo proprio sentita di mandare i nostri figli a scuola. Non ci sono stati mostrati gli esiti dei sopralluoghi, solo delle rassicurazioni verbali. Per questo abbiamo messo in campo lo sciopero che ha prodotto il risultato sperato. Se la scuola era così sicura perché hanno deciso lo sgombero?".

Al sopralluogo ha partecipato anche Edda Piergentili consigliera del Movimento 5 Stelle la quale ha segnalato con Pec all’amministrazione Bartozzi e ai vigili del fuoco: "Uno dei genitori, architetto – spiega Piergentili – e ha espresso perplessità nel vedere le crepe di qualche centimetro sugli architravi delle porte delle classi, crepe che si estendono ai soffitti. Abbiamo chiesto se sia mai stata commissionata un’indagine di vulnerabilità sismica, obbligatoria".

"La scuola non è inagibile – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Andrea Tittarelli –. Le crepe che si sono aperte erano preesistenti e una ditta privata ha provveduto a stuccarle e mettere in sicurezza l’intonaco. Il plesso ha subito degli interventi di messa in sicurezza nel 2009 e nel 2018 e, secondo la normativa, una volta avviato l’iter per l’adeguamento sismico l’attività didattica può essere mantenuta. Ma quando abbiamo visto l’estrema preoccupazione dei genitori abbiamo deciso, già venerdì scorso, di anticipare il trasloco degli studenti in vista dell’adeguamento sismico previsto il prossimo anno. Gli alunni delle medie nei prossimi giorni svolgeranno lezione al plesso di Marina, mentre quelli delle elementari andranno alla materna di Montemarciano dove dovremo riorganizzare gli spazi. Questa soluzione sarà mantenuta fino a che non sarà effettuato l’adeguamento sismico della Marotti per la quale stiamo cercando di attingere a fondi del Pnrr. Nel frattempo cercheremo di accendere un mutuo per far partire la gara d’appalto".

Sara Ferreri