REDAZIONE ANCONA

Smarriti e mai richiesti. Dai soldi agli smartphon fino a collane e zaini

La polizia locale custodisce un lungo elenco di oggetti

Numerosi gli oggetti abbandonati ritrovati e consegnati nelle mani della polizia locale

Numerosi gli oggetti abbandonati ritrovati e consegnati nelle mani della polizia locale

"Perdere l’amore" cantava Massimo Ranieri; intanto in città gli anconetani perdono altro. Una lista lunghissima di oggetti, per la maggior parte dei casi i tanti amati/odiati smartphone, abbandonati involontariamente qua e là, soprattutto in ospedale, alle poste o a bordo dei mezzi pubblici.

Tutto materiale fortunatamente rinvenuto e non ‘intascato’, ma soprattutto fatto arrivare al comando della polizia locale di Ancona in attesa di andarlo a recuperare. Dalla lista aggiornata al mese di novembre si evince un numero elevato di smarrimenti, una ventina, e, cosa ancora più incomprensibile, mai ritirati e recuperati dai legittimi possessori.

Incredibile il numero dei telefoni cellulari di ultima e ultimissima generazione, compresi i costosi iPhone. Più della metà degli oggetti recuperati, custoditi e non ancora reclamati sono proprio degli smartphone.

Gli anconetani e i visitatori in transito nella nostra città li hanno dimenticati in ben quattro occasioni in uno dei tanti uffici postali o centri di smistamento delle poste presenti nel capoluogo; in un paio di casi all’interno di una chiesa nella zona del Piano, ma anche a bordo di un mezzo della Conerobus.

Ci sono stati due casi in cui è stata persa una somma di denaro (non quantificata), ritrovata e consegnata al comando dei vigili urbani; in uno la cifra era stata smarrita negli uffici della procura della Repubblica, nell’altro in un reparto dell’ospedale di Torrette.

Sempre al nosocomio di Torrette, ma su una panchina, è stato trovato un portafogli da donna con all’interno denaro e carte. Ci sono poi gli zaini, ben tre quelli persi di recente, due nella sala d’attesa dell’ufficio immigrazione della questura, uno su un treno regionale.

Infine due braccialetti, di valore affettivo più che economico, persi negli ambulatori di altrettanti centro sanitari della città.