Soldi prestati e mai restituiti: la polizia gli trova due coltelli

Pregiudicato pugliese residente in città perquisito dalla Mobile dopo la denuncia di due commercianti. Tra lui e i pakistani è nato un braccio di ferro, gli agenti lo mettono alle strette: "Vi ammazzo tutti"

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Pluripregiudicato trovato in possesso di un coltello denunciato dalla polizia, ma la Squadra Mobile dorica ha ricostruito una situazione di particolare rilevanza criminale. Protagonisti un 44enne di origini pugliesi, ma residente in città e due fratelli di origine straniera, anch’essi da tempo domiciliati nel capoluogo. Una storia di prestiti di denaro mai ridati indietro, di pesanti minacce di morte e di denunce reciproche, oltre alla tenuta in ‘ostaggio’ di un mezzo appartenente alla controparte. Insomma un quadro di malaffare su cui la Squadra Mobile, diretta da Carlo Pinto, ha chiuso il cerchio in attesa dei provvedimenti sia penali da parte della procura che amministrativi per conto della questura stessa. L’uomo è stato fermato giovedì mattina dal personale della Mobile e delle Volanti e sono scattate le perquisizioni finalizzate alla ricerca di armi o strumenti atti a offendere a carico del pregiudicato di origini pugliesi. L’attività di polizia giudiziaria è scaturita dalla denuncia presentata nei giorni scorsi in questura da due fratelli di origine pakistana, entrambi commercianti.

Una denuncia sporta nei confronti dell’indagato, accusato di non voler restituire una somma di denaro (pari a circa 1.500 euro) prestatagli tempo prima dai fratelli. Il 44enne aveva fatto la stessa cosa, sporgendo querela contro i due pakistani. L’indagato, alla richiesta dei due fratelli di saldare il debito, si è opposto in modo aggressivo e ingiurioso minacciando i due pakistani in maniera molto grave. Minacce di ritorsione e di morte molto dirette, ma al tempo stesso l’intento di non aver alcuna intenzione di restituire ai due un furgone da tempo parcheggiato nel suo magazzino. Questo particolare ha fatto scattare un’altra denuncia. Alla luce di quanto segnalato in questura dai due pakistani, il personale della Mobile ha predisposto ed eseguito all’istante, subito dopo aver appreso dei fatti, una perquisizione sia nell’appartamento che nel magazzino dell’uomo e, successivamente, anche nell’autocarro di proprietà utilizzato per lavoro. All’interno della tasca laterale portaoggetti della portiera del veicolo i poliziotti hanno rinvenuto e sequestrato un grosso coltello lungo 30 centimetri mentre, all’interno del vano portaoggetti posto sul cruscotto, hanno trovato un serramanico multiuso lungo 16 centimetri. Nel contesto operativo l’indagato si è opposto in maniera violenta alle misure imposte dagli inquirenti, con i poliziotti minacciati direttamente con frasi ingiuriose e con la promessa che il giorno dopo li avrebbe ‘fatti fuori tutti’. Alla luce dei fatti e di quanto emerso, oltre all’esito del materiale rinvenuto a seguito delle perquisizioni, il pugliese è stato deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona per quanto concerne i reati i reati di esercizio privato delle porprie ragioni, detenzione illegale di armi e strumenti atti a offendere e minaccia a pubblico ufficiale rivolta ai poliziotti intervenuti.