RAIMONDO MONTESI
Cronaca

Sorpresa, rispunta il sacello bizantino: "Lavori, da autunno sarà visitabile"

E’ una rara cappella del XII secolo su due livelli e scavata nella roccia: si trova sotto Palazzo degli Anziani

Il sacello bizantino, una rara cappella del XII secolo su due livelli, scavata nella roccia e ancora in parte conservata: si trova sotto a Palazzo degli Anziani

Il sacello bizantino, una rara cappella del XII secolo su due livelli, scavata nella roccia e ancora in parte conservata: si trova sotto a Palazzo degli Anziani

Una bella notizia per chi ama la storia di Ancona. In autunno si potrà visitare il sacello bizantino che si trova nell’area archeologica sotto il Palazzo degli Anziani. E’ una rara cappella del XII secolo su due livelli, scavata nella roccia e ancora in parte conservata, che dal 1973 è stata al centro di scavi che hanno riportato alla luce importanti testimonianze dell’Ancona medievale. I lavori dovrebbero terminare entro l’estate. Poi l’apertura ai visitatori. "Dal punto di vista turistico è interessante l’avanzamento dei lavori del sacello e di quelli che partiranno su piazza Dante – dichiara l’assessore al Turismo Daniele Berardinelli – Due aspetti di grossa valenza turistica, che necessitano di interventi di valorizzazione". La notizia è stata data ieri al convegno per la presentazione della Carta archeologica di Ancona. Piazza Dante, i cui lavori partiranno in autunno, sarà consegnata entro il 2026. E’ previsto un intervento di riassetto e valorizzazione con una nuova pavimentazione in porfido che permetterà di ‘leggere’ le impronte della Chiesa della Misericordia. Si creerà una sorta di leggero rialzo per capire come era il vecchio tessuto edificato. Berardinelli osserva che "possiamo utilizzare la Carta archeologica per le previsioni urbanistiche, evitando così di incappare in ritrovamenti inaspettati che ritardano i lavori. Turisti e anconetani si renderanno conto di tutto il patrimonio storico della città e ne saranno orgogliosi". L’assessore pensa anche ai residenti del centro storico, sottolineando la necessità di creare parcheggi riservati (come quello previsto in via del Faro).

La Carta archeologica nasce da un progetto pilota dell’Università di Bologna e della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio delle Marche. Obiettivo: dotare la città di uno strumento di supporto al lavoro di tutela e pianificazione territoriale degli enti pubblici, consentendo a tutti di fruire delle conoscenze archeologiche. Il primo step è stato la digitalizzazione di tutti i dati di archivio (documenti, disegni, foto), oggi disponibili sia in veste cartografica sia attraverso un motore di ricerca. E’ un innovativo strumento interattivo che ricostruisce la storia picena, romana e medievale della città per tutelare, studiare e pianificare il suo centro storico. Il sito (archeoancona.cultura.gov.it) consente di scaricare la carta, scegliere gli itinerari turistici e consultare gli archivi (documenti, disegni, foto). Cliccando su un punto di interesse appaiono indirizzo, datazione, definizione e una scheda descrittiva.

"Ancona ha 218 siti archeologici" ricorda Eleonora Iacopini della Sapienza di Roma, che parla di uno "strumento grazie al quale tutti (professionisti, turisti e residenti) sapranno esattamente dove sono i siti di interesse archeologico". Il convegno è stato voluto dall’associazione Guasco–San Pietro, nata per promuovere e valorizzare la bellezza e la ricchezza culturale della città antica, con la collaborazione di Comune, Soprintendenza e Direzione Regionale Musei Nazionali delle Marche.