
Caos sulla costa tra Ancona e il Conero: pronti a tornare in mare dal 15 giugno
Ancona, 31 maggio 2025 – Le 31 imprese della pesca del mosciolo selvatico, che operano nel tratto di costa tra Ancona e il Conero, sono pronte a tornare in mare il 15 giugno se non arriveranno dalla Regione Marche e dal ministero della Sovranità alimentare risposte concrete sulla definizione di stato di calamità e sui ristori in caso di fermo per la stagione di pesca 2025.
La decisione è stata comunicata attraverso un video pubblicato via social in cui i pescatori chiariscono i perché legati alla richiesta di rinvio dell’inizio della pesca dal 15 maggio al 15 giugno, per dare tempo alla Regione di attivarsi; l’importanza della loro attività per la sopravvivenza della risorsa; la necessità di poter contare sui ristori indispensabili in caso di stop alla pesca. La Regione ha già inviato al Masaf la richiesta per i ristori ma al momento non ci sono risposte.
La crisi del mosciolo, iniziata nel 2023 e peggiorata nel 2024, ha portato il sindaco di Ancona Daniele Silvetti a istituire un tavolo tecnico di cui fanno parte tutti i soggetti istituzionali, scientifici ed economici interessati al problema. Soggetti che chiedono da tempo la sospensione del prelievo almeno per un anno al fine di consentire alla risorsa di riprendersi dopo la crisi dovuta ai cambiamenti climatici, alle mucillaggini e all’innalzamento della temperatura e agli enti scientifici di proseguire nella ricerca.