Sottrae fondi alla società: liquidatore denunciato

Indagine della Finanza, un ragioniere commercialista si sarebbe appropriato di 135mila euro anche tramite fatture per consulenze mai effettuate

Sottrae fondi alla società: liquidatore denunciato

Sottrae fondi alla società: liquidatore denunciato

Sottrae 135mila euro da una società in concordato preventivo: denunciato liquidatore giudiziale. Si tratta di un fabrianese 79enne. I finanzieri del comando provinciale di Ancona, all’esito di una complessa indagine, diretta dalla locale Procura della Repubblica, hanno notificato l’avviso di conclusione indagini nei confronti di tre indagati: il professionista fabrianese 79enne, ragioniere commercialista che avrebbe sottratto 135mila euro complessivi dalle casse di una società in concordato preventivo di cui era liquidatore giudiziale, insieme ai suoi due figli.

Le investigazioni, svolte dalle Fiamme Gialle della Tenenza di Fabriano, hanno infatti permesso di accertare che il ragioniere commercialista, liquidatore giudiziale su incarico del Tribunale di Ancona di una società in concordato preventivo, era riuscito a distrarre dalle casse societarie una somma di oltre 100mila euro attraverso l’utilizzo di fatture fittizie emesse da altra società con sede nella città di Fabriano, amministrata dai suoi figli, relative a prestazioni di consulenza generiche in realtà mai eseguite, create con il solo scopo di prelevare indebitamente i relativi fondi.

Ma non è tutto perché, secondo quanto appurato dai finanzieri, oltre all’utilizzo di tale stratagemma, il ragioniere commercialista ha direttamente prelevato senza alcuna giustificazione, denaro contante per oltre 35mila euro dal conto corrente della stessa società, appropriandosene indebitamente. Le somme distratte, peraltro, hanno concorso a causare il definitivo dissesto della società, società che è stata successivamente dichiarata fallita, con conseguente danno nei confronti dei creditori che non hanno potuto vedere onorati i propri crediti che invece vantavano nei confronti dalla società fallita.

In seguito alle indagini e agli accertamenti i finanzieri hanno, quindi, contestato al professionista fabrianese il reato di peculato per le somme distratte, oltre a quello di emissione di fatture per operazioni inesistenti unitamente ai suoi due figli. Reati di cui adesso dovrà rispondere. L’operazione condotta dai militari della Tenenza di Fabriano conferma, come rilevano le Fiamme gialle, "il costante ed efficace impegno della Guardia di Finanza nella lotta ai reati contro la pubblica amministrazione e degli illeciti nel settore tributario, allo scopo essenziale di tutelare i legittimi interessi dei cittadini e dei pubblici funzionari onesti".