Spaccio Ancona, arrestati due insospettabili

Giovani incensurati in manette, feriti anche due poliziotti. Avevano allestito un casolare a Torrette come base di vendita

Le piante di marijuana trovate dalla polizia

Le piante di marijuana trovate dalla polizia

Ancona, 27 giugno 2019 - Avevano preso in affitto una casa colonica in campagna, nella zona di Torrette, collocando qui la loro base logistica per intraprendere una fiorente attività di spaccio di marijuana e hashish. I due giovani anconetani, una studentessa universitaria 25 anni, e un ragazzo di 30 anni, gestore di un locale nel centro storico, incensurati, sono stati però arrestati dagli uomini della Squadra Mobile all’alba di martedì a seguito di una complessa operazione fatta di pedinamenti continui, durati oltre un mese e non semplici da effettuarsi nelle strade di campagna dove è facile essere notati.

Le indagini della polizia di Stato sono state inoltre rese difficili dal fatto che la coppia aveva una residenza diversa rispetto a quella dell’effettivo domicilio nella casa a Torrette che, in questo modo, risultava ‘fantasma’. Il blitz della Sezione Antidroga è avvenuto dunque a seguito di numerosi servizi di osservazione, attraverso i quali si è riusciti a capire dove si trovasse la casa colonica e dove i due tenessero dunque nascosta la sostanza stupefacente.

E’ a questo punto, ormai certi che avrebbero trovato la droga nascosta all’interno, che i poliziotti sono entrati in azione. Nonostante fossero in borghese per non farsi notare, è stata proprio la ragazza a temere che fossero dei poliziotti e, certa che erano lì per loro, si è precipitata nel bagno per disfarsi di parte della marijuana, gettandola nel water. I poliziotti l’hanno subito inseguita e una volta bloccata è nata però una colluttazione a seguito della quale sono rimasti feriti due agenti. Di questi, uno ha riportato una prognosi di dieci giorni.

Prima che lo scarico del water facesse però scomparire completamente la droga, uno dei due agenti è riuscito a recuperare 30 grammi di marijuana. Trovata una prima ‘prova’, a questo punto è stata inevitabile la perquisizione del casolare che ha permesso di rinvenire e sequestrare anche tre piante di marijuana coltivate ognuna in un vaso diverso. Poco dopo è stato rinvenuto anche mezzo etto di hashish di tipo ‘messicano’, che si distingue per l’odore molto forte e per gli effetti superiori ad altre tipologie di ‘fumo’. Due dosi inoltre, sono state poi trovate già confezionate e pronte per essere spacciate. A completare il tutto, pure due bilancini di precisione.

I due giovani sono quindi stati arrestati in flagranza con le accuse di resistenza, lesioni, coltivazione e detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Su disposizione della Procura della Repubblica, i due sono stati collocati agli arresti domiciliari nella casa colonica e giudicati con rito direttissimo nel pomeriggio di ieri. Il giudice ha convalidato l’arresto, con patteggiamento, ad 8 mesi di condanna oltre a 2mila euro di multa ciascuno, pena sospesa.

Nel frattempo le indagini della polizia proseguono per capire quale fosse il canale di approvvigionamento dell’hashish messicano e quello di spaccio della marijuana. Probabilmente, proprio quella ‘sperduta’ casa colonica era il punto di riferimento per chi voleva acquistare la sostanza stupefacente.