Spaccio per strada e a domicilio "Così arrotondava lo stipendio"

Quattro arresti tra la Calabria e le Marche: tra questi anche un uomo che vendeva droga davanti ai negozi

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Droga da spacciare davanti ai negozi, per strada o a domicilio: quattro arresti tra la Calabria e le Marche, uno a Poggio San Marcello. Si tratta di un uomo calabrese che da qualche tempo vive nel piccolo paese in Vallesina dove lavora per una ditta della zona. Lo spaccio sarebbe stato un modo per arrotondare il suo primo stipendio, quello ufficiale. L’operazione antidroga dei carabinieri è scattata nella Presila cosentina e nell’Anconetano. I militari hanno eseguito quattro ordinanze di arresti domiciliari a Casali del Manco (Cosenza) e Poggio San Marcello appunto per detenzione, vendita, cessione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. I provvedimenti, emessi dal gip del Tribunale di Cosenza, su richiesta della Procura della Repubblica, costituiscono l’epilogo di un’attività investigativa condotta dalla stazione carabinieri di Casali del Manco nel periodo compreso tra aprile e dicembre 2020 su una fiorente attività di spaccio svolta nei paesi del Cosentino e nei Comuni limitrofi. L’indagine è nata dal ritrovamento a Trenta, in provincia di Cosenza, nell’aprile dell’anno scorso, di una busta di plastica con dentro un ingente quantitativo di diversi stupefacenti. Dentro c’erano cocaina, hashish e marijuana. All’operazione antidroga tra le due regioni d’Italia hanno partecipato anche i carabinieri della compagnia di Jesi e del Nucleo cinofili dello squadrone eliportato cacciatori di Calabria di Vibo Valentia. Gli investigatori dell’Arma hanno scoperto come una persona, inizialmente indagata, avesse creato dei contatti con altri spacciatori, con cui prendeva accordi per la cessione degli stupefacenti. La vendita avveniva per strada, davanti agli esercizi pubblici.

In alcuni casi la droga veniva direttamente consegnata a domicilio agli acquirenti. I militari hanno anche scoperto, a luglio dello scorso anno, in un vallone nelle campagne di Casali del Manco, una piantagione di marijuana sativa, con 162 piante, alte tra i 190 e 220 centimetri. Le piante erano innaffiate con un sistema di irrigazione che prelevava acqua direttamente dal fiume. Uno degli arrestati è stato anche denunciato per l’incendio doloso di un escavatore Caterpillar, avvenuto a Casali del Manco la notte del 6 luglio dello scorso anno. In tutto sono state denunciate 14 persone e una arrestata in flagranza. Sono stati inoltre sequestrati 21 grammi di cocaina, 865 di marijuana, 469 di hashish e 162 piante di marijuana sativa.