MARINA VERDENELLI
Cronaca

Sparatoria a Posatora, altro round. I carabinieri contro l’archiviazione

Il fuggitivo è sotto accusa per i reati di lesioni e detenzione di sostanza stupefacente. La difesa dell’osimano precisa: "Nessuna manovra di retromarcia per investirli".

I rilievi dei carabinieri dopo la fuga e la sparatoria

I rilievi dei carabinieri dopo la fuga e la sparatoria

La Procura chiede l’archiviazione per il 57enne osimano, fuggito all’inseguimento dei carabinieri il 6 marzo del 2023 e culminato con una sparatoria dove rimase gravemente ferito, per i reati di lesioni e detenzione di sostanza stupefacente. Il primo reato era nei confronti dei due carabinieri, che avevano riportato più di 70 giorni di prognosi, e il secondo era per una boccetta di metadone trovata nella sua automobile che guidava quella notte, una Polo Volkswagen. Le lesioni sarebbero state assorbite, ha ritenuto la pubblica accusa, nel reato di resistenza a pubblico ufficiale (per il quale ha già un procedimento in corso) mentre il metadone era di modica quantità e per uso personale. I due carabinieri hanno fatto opposizione attraverso il proprio legale, l’avvocato Elisa Gatto, e ieri si è aperta l’udienza davanti alla gip Sonia Piermartini che nella decisione si è riservata. L’avvocato Gatto ha fatto presente anche un altro reato commesso dall’osimano, rappresentato dall’avvocato Ennio Tomassoni, il falso per la targa clonata che il 57enne aveva sopra la vera targa della Polo, priva di assicurazione, guidata con una patente scaduta da tre anni. Per la targa gli è stato contestato un illecito amministrativo non essendoci prova che l’abbia fatta lui ma l’avrebbe solo usata.

Intanto la difesa dell’osimano precisa che in merito alle lesioni gravissime riportate dal suo assistito, per lo sparo di pistola effettuato da uno dei due carabinieri che ora rischia un processo, "non vi è stata alcuna manovra in retromarcia da parte del mio cliente, finalizzata ad investire il militare che ha sparato tre colpi d’arma da fuoco, in momenti ben distinti di quella notte del 6 marzo 2023. Colpi esplosi senza che vi fossero persone in pericolo, in assenza di traffico e in zona disabitata".

ma. ver.