"Sport al chiuso, costi quadruplicati"

Paradisi (Unione Civici Marche) attacca l’assessore Pizzi: "Mistifica come al solito e vi dimostro perché"

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L’aumento delle tariffe degli impianti sportivi comunali deciso dalla Giunta continua a dividere la maggioranza. Sulla questione non molla e anzi rilancia, Roberto Paradisi dell’Unione Civici Marche. "L’assessore allo sport Pizzi, pur smentito da dati e documenti, ha inteso ripetere alla stampa come un mantra le stesse mistificazioni di sempre, sperando diventino verità accettate. Mai esimersi allora dal contraltare della verità (se la bugia viene ripetuta 100 volte, la verità va ribadita una volta in più di mille)" esordisce Paradisi.

"Pizzi ha quadruplicato i costi degli impianti al chiuso e il costo inciderà non per 6 euro e spicci all’anno (questa è una barzelletta che non fa ridere nessuna famiglia interessata) ma per 70 euro all’anno.

Vediamo perché: in un gruppo di 12 persone (numero medio di un gruppo agonistico giovanile per la palestra indicata quale esempio), le ore utilizzate a settimana sono circa 8 tra allenamenti e partite.

Considerando la nuova somma di € 5.500 e calibrando il costo orario su un parco orario di effettive 1450 ore per ogni atleta che usufruisce dell’impianto per circa 32 ore al mese, il costo annuale ammonterà ad € 97,28 ad atleta per il solo impianto. Il che significa che, rispetto all’attuale tariffa, la famiglia di quell’atleta sarà chiamata ad incrementare la quota per i corsi annuali in riferimento al solo costo dell’impianto appunto di 70 euro".

Paradisi smentisce anche che sulle tariffe del campo di atletica delle Saline il Comune non potesse intervenire.

"Poteva e può. Prima di tutti perché lo dice il contratto firmato il 21.10.2021 nel passaggio in cui si attesta che il Comune, ogni anno può chiedere al gestore la riformulazione delle tariffe. Inoltre, il Comune aveva la possibilità di condizionare la richiesta della Uisp di proroga di un anno di gestione e di sospensione dell’onere di fare i lavori previsti nel progetto di finanza all’applicazione di tariffe drasticamente più basse".

Paradisi chiarisce anche la questione del pubblico al Campo Boario.

"Falso che il pubblico prima della chiusura imposta da Pizzi entrava pur non potendo -conclude-. L’ingresso al pubblico era ufficialmente consentito dalla precedente Amministrazione fino ad un massimo di 99 persone compresi gli atleti. Se l’assessore intende dire che la società che gestiva l’impianto avrebbe violato divieti (inesistenti) ne risponderà nelle sedi opportune".