"Spostare il monumento, una corsa contro il tempo"

Il sindaco Bacci sul lascito di 2 milioni di Morosetti: "Soldi in beneficenza. se entro il 22 luglio 2021 non sarà funzionante la fontana con obelisco".

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"Abbiamo meno di un anno di tempo per valutare ed eventualmente eseguire le volontà di Cassio Morosetti che ha lasciato due milioni di euro, subordinati allo spostamento della fontana dei leoni con l’obelisco in piazza della Repubblica. Entro il 22 luglio prossimo, come da volontà di Morosetti, la fontana con l’obelisco dovrebbe essere allacciata all’acquedotto". Così il sindaco Massimo Bacci sul lascito testamentario del fumettista jesino che da decenni viveva a Milano. Il sindaco non nasconde le difficoltà di un possibile utilizzo della somma che potrebbe essere impiegata in parte per riqualificare piazza della Repubblica. "Sarebbe necessario rivedere il progetto di restyling della piazza – rimarca Bacci – chiedere tutte le autorizzazioni alla Soprintendenza, approvare il progetto e realizzare i sotto servizi. Solo nel caso in cui entro il 22 luglio l’acqua zampillasse in piazza della Repubblica, avremmo destinati i due milioni di euro. Valutata la questione somiglia un po’ ad un’impresa". Eppure per Bacci: "E’ necessario provare a discuterne e valutane l’opportunità".

E se il 22 luglio prossimo la fontana dovesse essere ancora in piazza Federico II? "I due milioni andranno in beneficenza a tre associazioni, una delle quali anche sul territorio". Nel caso in cui la fontana non dovesse muoversi (tra l’altro l’obelisco è stato danneggiato proprio nello spostamento deciso dal sindaco Pacifico Carotti nel 1949 e necessiterebbe di un intervento di consolidamento) i due milioni andranno "per un terzo alla Caritas di Milano, un terzo alla Lega del Filo d’Oro di Osimo e per un terzo al Pane Quotidiano di Milano" come spiega il figlio Roberto Morosetti. "Quando siamo andati a Milano – aggiunge Bacci – Cassio Morosetti ci ha ripetuto più volte quello che era un suo pallino: rivedere la fontana con l’obelisco in piazza della Repubblica dov’era quando era bambino. Dopo aver concordato una donazione di 800mila euro per il centro Alzheimer ricordo che mi disse: ‘Lei sindaco mi ha fregato perché io avevo come desiderio profondo quello di rivedere la fontana nel suo luogo originario. Ma non mi do per vinto, lei se ne accorgerà’. E così in effetti è stato. Ora valuteremo queste volontà, considerato che indubbiamente quel testamento obbligherebbe anche ad un percorso urbanistico perché lo spostamento cambierebbe il volto del centro storico".

Sara Ferreri