Sprechi e falso in bilancio "Ma tutti sapevano tutto"

Aumenti di stipendio, bonus per risultati non raggiunti, rimborsi chilometrici. La Procura: "Lo scopo era conseguire vantaggi personali, c’era consapevolezza"

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Anomalie nella gestione degli appalti, falsificazione nei bilanci, alterazione della documentazione fiscale. Insomma una macchina che spendeva più delle sue possibilità sapendo di poter contare su fondi regionali per mantenere in esercizio la struttura. Il tutto "allo scopo di conseguire vantaggi personali in termini patrimoniali e professionali con le conseguenti ricadute in termini economici, occupazionali e turistici". E’ quanto contesta la Procura nella nuova inchiesta su Aerdorica e relativa alle fasi precedenti al concordato, dove la società aveva accumulato debiti per oltre 40 milioni di euro. Tutti, stando alle accuse, ciascuno con il proprio ruolo, sarebbero stati consapevoli delle irregolarità amministrative, contabili e di bilancio, segnalate già dall’ottobre del 2012 da una verifica dell’Enac e del Mef. La gestione di quegli anni sarebbe arrivata anche ad una contabilizzazione di falsi ricavi aziendali. La maggior parte della mala gestio tira di nuovo in ballo l’ex dg Marco Morriale, che ha già alle spalle una condanna definitiva per peculato sempre inerente Aerdorica. Oltre ad auto aziendali assegnate a sé e ai suoi collaboratori e alle multe pagate con la carta della società, la Procura contesta all’ex direttore aumenti di stipendio a 5 dipendenti per una spesa di oltre 100mila euro, bonus per se stesso (per obiettivi raggiunti non dovuti) per oltre 400mila euro distratti dalla società (negli anni 2007-13) quando Aerdorica sarebbe stata in perdita già di 3 milioni di euro. A marzo 2011 si sarebbe fatto liquidare 28mila euro per presunti arretrati, non dovuti secondo la Procura. Rientra nell’inchiesta anche la scuola di volo mai realizzata con la costituzione della società Ticas Spa (partecipata di Aerdorica) e l’acquisto di due simulatori di volo del valore di 6.500 euro ma che sarebbero poi stati pagati 130mila euro. E ancora contestata a Morriale la disposizione di acquisto di una officina mobile datata 1985, in pessime condizioni, per oltre 32mila euro, per la riparazione dei mezzi di Aerdorica. Tra le contestazioni sempre rivolte all’ex dg ci sono i pagamenti di diverse consulenze tra le quali una da 24mila euro per attività di intellingence allo scopo di individuare la fonte di notizie apparse sulla stampa su sue condotte confluite poi in un processo penale. Morriale avrebbe pagato con soldi della società anche inserzioni del suo profilo professionale su una banca dati per avere visibilità, i costi di applicazioni Apple, fatture per ristoranti e hotel. L’ex dg avrebbe affidato senza gara anche l’appalto di illuminazione dello scalo aereo per 350mila euro eseguiti solo parzialmente o non eseguiti.

A Belluzzi la Procura contesta di aver percepito indebitamente, d’accordo con Talarico e Costanzi, dirigenti regionali nonché consiglieri di Aerdorica, compensi per oltre 700mila euro e di aver preso rimborsi spesa chilometrici di quasi 180mila euro non documentati. Alla Massei viene contestata, per il 2017, la riscossione delle addizionali comunali sui diritti di imbarco dei passeggeri ma poi non riversate all’InpsErario. Una prassi che per la Procura era in voga dal 2009 al 2019. Tali somme, oltre il milione di euro, sarebbero state utilizzate impropriamente per le spese correnti di Aerdorica.

ma. ver.