Stalking per 33 anni, una mini condanna

Ancona: un anno e 8 mesi all’uomo che ha tormentato la sua ex, minacciando anche di scioglierla nell’acido. "La mia vita vale così poco?"

Stalking (foto d'archivio)

Stalking (foto d'archivio)

Ancona, 5 settembre 2022 - Una infatuazione malata, sbocciata quando era ragazzino è costata 33 anni di persecuzione ad una 49enne falconarese che solo ieri ha visto la parola fine ad una serie di condotte che l’amico d’infanzia aveva messo in atto facendola vivere nel terrore.

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Freni dell’auto tagliati, appostamenti sul tetto di casa con un fucile puntato verso la sua finestra, garofani rossi fatti trovare nella cassetta delle lettere, la fiancata dell’auto imbrattata da cartelli con scritte a sfondo sessuale e anche la minaccia che l’avrebbe sciolta nell’acido.

Proprio quest’ultimo fatto ha portato la procura di Ancona, a febbraio scorso, a stringere l’indagine dopo anni di denunce, otto fatte solo nel 2021, ottenendo l’arresto per stalking per un 58enne, anche lui di Falconara, di professione falegname.

A far scattare le manette sono stati gli accertamenti delegati ai carabinieri della Tenenza che, fatta un perquisizione a casa dell’imputato, avevano trovato i biglietti minatori, l’acido e altro materiale a riprova della sua ossessione. Il 58enne ieri è stato condannato in abbreviato, dalla gup Francesca De Palma, ad un anno e otto mesi di carcere (su di lui era stato chiesto il giudizio immediato). "Dovrebbe essere sciolta in cento litri di acido muriatico", aveva scritto il 18 dicembre del 2021, su un profilo Facebook non a suo nome ma probabilmente ricavato a posta per tormentarle la donna.

La condanna di oggi è stata circoscritta ai fatti avvenuti dal 2011 al 2022 durante i quali l’imputato, difeso dagli avvocati Marco Pacchiarotti e Loris Montesi Casagrande, ha avuto solo un ammonimento, durato cinque anni, per cui non poteva avvicinarsi alla vittima (oltre all’arresto poi di febbraio), parte civile con l’avvocato Fabrizio Belfiore. Un verdetto amaro per la 49enne che, dopo la lettura del dispositivo, ha detto: "Vale così poco la mia vita? Io per 33 anni l’ho dovuta stravolgere, ho vissuto nel terrore mentre lui era libero di uscire, andare al bar e divertirsi. La vera condanna è stata la mia, a vivere così".

Sia prima del 2011 che dopo sono stati diversi gli episodi di stalking subiti. Il falegname le lasciava biglietti minatori sul tergicristalli dell’auto, sotto la porta di casa, come frasi come questa: "Prima o poi farai una finaccia". "Dal 2017 sentivo sempre dei passi sul tetto di casa – ha riferito la vittima – un giorno l’ho trovato appostato con un fucile giocattolo verso di me. Aveva messo tre telecamere davanti casa mia per spiarmi e lasciava dei pacchetti di sigarette sopra la serranda del garage così se li trovava a terra sapeva che ero uscita con l’auto. Un incubo continuo".

L’uomo aveva preso in affitto anche una casa vicino a quella della vittima, quando aveva cambiato abitazione, e si era filmato per farglielo vedere e promettergli cose brutte. Sull’imputato è stata fatta una perizia psichiatrica che ha rilevato un vizio parziale di mente e la pericolosità sociale. Per questo dal carcere sarà trasferito in una Rems.